(eh? 2016) Una serie di crudités field recordings, raccolte e assemblate nel corso di un giro nell’Est Europa fra Luglio e Agosto del 2015 da Charles LaReau.Istantanee sonore di un circostante ipnotico pregno di tensione latente, sprazzi di vuoto brulicante, fermo/immagine morsi da un sole feroce, calcificazioni polverose, l’indifferenza del traffico urbano.Buona la prima, in […]
Archivio Autore: Marco Carcasi
(90% Wasser 2016) Elettronica austera, minimale e danzabile, storta e berlinese. Vicini al giro Column One e pesantemente post-DAF. Estetica pre-collasso comunista che da una decina di anni non si faceva più sentire. A porzioni non trascurabili, ci ritroverete convulsioni popular Neubauten(Endstation Gürtel, Miteinander), feroci carotaggi vocali e sketch strumentali alla Felix Kubin in fase […]
(RV 2016) Scaracolla veloce nella notte “No Voice From The Hall”. Con il sestetto quattro sax, ritmica + sezione rumorista, capeggiato da David Petts, a badilar d’inedito teso ringhio. Febbrile e calcinoso noir atonale, livido e saettante, registrato live in studio. Di geometrie rompicollo, ornitologia alterata, detriti analogici, grumi sfrigolanti, sezioni impro, corde e risonanze, […]
(Azoth 2016) Ambientazioni livide e sospensioni sfrigolanti, stasi apparenti e contatori geiger in raccordo ritmico. Sibili di onde corte in aggroviglio, cortocircuiti funzionali, synth analogici, metalli sparsi e field recordings. Membrane in vibrazione accentuata e punture di spillo (La Musa). Quel che è in arrivo rimbomba, batte e sbatte, ad un’altezza e distanza che non […]
(7272Music / Tape Drift Records 2016) Nuovo ep per il batterista/scompositore statunitense Matt Weston. Al solito stridente e parecchio delirante a giudicar dalle traforazioni inflitte nell’iniziale This Machine Kills LRAD e le insistenze avant-metal di The Old Man With The Burning Eyes. Gli altri due numeri son una scorribanda free (lo scatafascio percussivo/rantolante di Tarring […]
(Hysm? 2016) Sgombrato il campo dalle meduse mollicce, gli scheletri calcificati, le lattine rugginose e le pozze oleose che infestavano il precedente “This Is Not Woodstock” del 2009, Piero Prudenziano si risveglia intronato nella stanzetta e guarda fuori dalla finestra con occhi cementati/affamati in cerca di un raggio di sole. Ora, i detriti restan fuori, […]
(Setola Di Maiale 2016) Cinque ispide composizioni quelle proposte dall’esperto chitarrista del nord-est Alessandro Seravalle (una decina di album con i prog sperimentali Garden Wall). Cinque ambientazioni in cui attitudine istantanea e trattamenti post, corde e corpi strumento sollecitati, cavi, samples e live electronics, rumori parassitari e congelatori ronzanti, si ritrovano e abbracciano sul crinale […]
(Sub Rosa 2016) Questo lo stato attuale dell’ultraottantenne Pauline Oliveros, scordatevi ogni stato immersivo prolungato. Frasette dissonanti e qualche rara stringa di suono prolungato, l’ensemble belga Musiques Nouvelles a contrappuntare, lo spoken della sua compagnia IONE ad aggiungerci del suo. Il suo sistema di espansione sonora (EIS) ancora presente ma parrebbe quasi non attivo a […]
(Gravity’s Rainbow Tapes 2016) Sospensioni, cadute e atterraggi. Riti, terra e radici. L’urto crepitante di un cortocircuito a sfrigolar nei padiglioni. Salis / Sanna su nastro. Col primo a spatolar notturne ambientazioni, vibrar concreto in loop e impatti digitali. La rilucente panoramica ambientale di Deer, i metalli in galleggiamento cigolante e i cicli percussivi (dal […]
(90% Wasser 2016) Roba che apre e stride, che ad occhi chiusi o aperti, inquieta. Che esala l’odore del movimento in spazi angusti e vuoti, stretti fra quattro mura ricoperte d’unto (cosi dice l’autore a proposito del primo lato di questo vinile). Roba beffarda, che induce alla riflessione sul quotidiano, sul non visto e udito […]