(Setola Di Maiale 2016) Cinque ispide composizioni quelle proposte dall’esperto chitarrista del nord-est Alessandro Seravalle (una decina di album con i prog sperimentali Garden Wall). Cinque ambientazioni in cui attitudine istantanea e trattamenti post, corde e corpi strumento sollecitati, cavi, samples e live electronics, rumori parassitari e congelatori ronzanti, si ritrovano e abbracciano sul crinale […]
Archivio Autore: Marco Carcasi
(Sub Rosa 2016) Questo lo stato attuale dell’ultraottantenne Pauline Oliveros, scordatevi ogni stato immersivo prolungato. Frasette dissonanti e qualche rara stringa di suono prolungato, l’ensemble belga Musiques Nouvelles a contrappuntare, lo spoken della sua compagnia IONE ad aggiungerci del suo. Il suo sistema di espansione sonora (EIS) ancora presente ma parrebbe quasi non attivo a […]
(Gravity’s Rainbow Tapes 2016) Sospensioni, cadute e atterraggi. Riti, terra e radici. L’urto crepitante di un cortocircuito a sfrigolar nei padiglioni. Salis / Sanna su nastro. Col primo a spatolar notturne ambientazioni, vibrar concreto in loop e impatti digitali. La rilucente panoramica ambientale di Deer, i metalli in galleggiamento cigolante e i cicli percussivi (dal […]
(90% Wasser 2016) Roba che apre e stride, che ad occhi chiusi o aperti, inquieta. Che esala l’odore del movimento in spazi angusti e vuoti, stretti fra quattro mura ricoperte d’unto (cosi dice l’autore a proposito del primo lato di questo vinile). Roba beffarda, che induce alla riflessione sul quotidiano, sul non visto e udito […]
(La Bél Netlabel 2016) Leggero e carezzevole ‘Groundless’ del progetto Safir Nòu, capitanato dal compositore, chitarrista e fisarmonicista sardo Antonio Firinu. Accompagnato da un versatile ensemble (comprendente violino, contrabbasso, batteria e percussioni, violoncello, vibrafono e soundscapes), Firinu tratteggia un percorso che intercetta sprazzi post-rock, introversioni folk da camera, morbidezze jazz e raffinati ghirigori world. Sette […]
(Clang 2016) Connessione e movimento sono alla base delle performance di Satoshi Takeishi. Input disparati che entrano in contatto e si emulsionano organici uno nell’altro. Di apparizioni, sparizioni e radi contrasti. Fra gesto istantaneo e stratificazione post, dove l’acustico si deforma nell’incrocio in tempo reale con l’elettronica. Di poco o nulla, il silenzio entra e […]
(Blume 2016) Due brani, In Memoria di Sandro Mussida e Untitled, January, di Francesco Gagliardi, contenuti nel precedente “La Chambre Des Jeux Sonores” del 2014 (su Setola Di Maiale), vengon espansi sino a grattar il soffitto/cristallo che separa terra e cielo. Ambienti dove la memoria sedimenta, strato su strato, lo scorrer del tempo una convenzione […]
(Crónica 2016) Album numero undici per il musicista/video artist/film maker israeliano Ran Slavin. “Bittersweet Melodies” mette in circolo materiali persi e sparsi composti nell’ultima dozzina di anni, lucidati e rimasterizzati. Una raccolta che nonostante il divario temporale che separa una traccia dall’altra, denota una discreta personalità, non appariscente ma di solida tensione unitaria. Stratificazione di […]
(Ici d Ailleurs 2016) Vent’anni son trascorsi dall’uscita di “Semtex”, debut album per la sigla Third Eye Foundation che Matt Elliott, festeggia in edizione monstre, aggiungendo alle sei tracce dell’originale ventitre inediti composti fra il 1991 e il 1997 in prevalenza registrati su nastro. Nel complesso, si sforano di un bel tot le quattro ore […]
(Monotype Records 2016) Una plausibile e non rassicurante formula ambient quella espressa dal trio polacco Komora A in “Crystal Dwarf”. Sei composizioni di matrice impro livide e infette, inclusive di spasmi noise, post-industrial e adeguato bagaglio dronante ad alta frequenza da taglio granulare. Dominik Kowalczyk, Karol Koszniec e Jakub Mikolajczyk (computer, elettronica, sampler e synth […]