(Interstellar Records 2015) Sette cupi tremolii dell’animo per questa band di Innsbruck. Badalamenti e le sue frequentazioni Lynch a fornir ispirazione (e nella spettrale bruma di Amy un qualcosa se ne intravede). Poi son innocui fremiti Cure (“Seventeen Seconds” / “Faith”) ad occhieggiar nello strumentale d’apertura Wellness At One Eyed Jack’s. (Scontate) battute trance fuori […]
Archivio Autore: Marco Carcasi
(Hubro 2015) Onirica e fluttuante la proposta del musicista e compositore norvegese Lars Myrvoll. The Island Band, è un’ampia orchestra che accoglie componenti di band scandinave come Ultralyd, Splashgirl, MoHa, Sheriffs Of Nothingness, Datarock, Møster e Kråkesølv. Un sognante panorama di chitarre acustiche, pianoforti, bassi, viole, violini e tube, zither, programmazione e synth, batteria, voci, […]
(90% Wasser 2015) Decodifica cosciente e decostruzione altrettanto cosciente di una risma notevole di segnali assortiti. Azioni performative istintuali e assemblaggio balbuziente al microscopio, più che altro, il collasso del diaframma che separa l’immediato dal post. Field recordings, tasti di piano, passi e sgaloppi, zither, singing glass, synth, flauti, gongs, voci deformi da cartoon andato […]
(Bosco Rec 2016) Sintetizza e riepiloga schianto e tonfo fra dentro e fuori “Radio Stridentia”. Per l’ennesima volta, ma con maggior (parrebbe) ambizione strategica. Al solito e al netto di fraintendimenti, sempre/comunque da posizione defilata. L’esposizione in piena luce ad accentuarne la frenesia del movimento di fuga. In equilibrio fra rovina elettrica e scomposizione/fessurazione digitale. […]
(Boring Machines / Old Bicycle Records / Neon Produzioni 2015) Pubblicato originariamente nel 2014 per la propria pagina Bandcamp, “Pondfire” è album struggente che trova giusta e meritevole collocazione fisica (vinile). Paul Beauchamp (cofondatore del collettivo sperimentale Radon, negli industrial/tribal Sikhara, Almagest! e Blind Cave Salamander dopo il suo approdo a Torino), ricorda e omaggia […]
(Bowindo Recordings 2015) Un brivido di flicorno poi un rombo/tremito opprimente, un cielo plumbeo che non si tiene più insieme, sagome d’uccelli a sfrecciar a capofitto nella tempesta in arrivo, richiami e grida in prossimità delle nubi mentre più in basso, il movimento s’infittisce in cerca di riparo. Questa l’apertura di “Le Retour Des Oiseaux”, […]
(Old Bicycle Records 2015) Split numero 12 per la serie “Tape Crash”. Di giro fra Canada (Christoff) e Olanda (Jan Kees Helms – Post Mortem). Sei brani per il primo, tra field recordings, gocce di piano e qualche arpeggio meditabondo, a dir ambient non si sbaglia, di quella chiaroscurale, con lo sguardo che vaga fra […]
(Autoproduzione 2015) Un percorso trentennale di ricerca dell’essenza nell’atto artistico, quello intrapreso dal percussionista/compositore di Ivrea Massimo Barbiero, in consapevole autoproduzione dal 2014 con “Simone De Beauvoir”. Tocca al suo ensemble multietnico Odwalla(percussioni/voci/danza), proceder ora nella direzione indicata. Non senza una nota di amarezza e lucida critica nei confronti di un panorama orizzontale, dove ogni […]
(Public Eyesore 2015) Ventiquattro porzioni di musiche da un altro mondo. Una valanga strumentale (al solito) che Alan Sondheim gestisce, spalleggiato (in parte) da Luke Damrosch mentre Azure Carter, c’inzuffa voce e testi ingentilendo (a tratti) il tutto. Incrocio di culture, di sovrapposizione di stralci solisti (i clarinetti di Altoclar), di deserti immaginari né Oriente […]
(Creative Sources 2015) Un trio che in realtà è un quartetto, voce/trombone/tromba (Arin Dodò), chitarra/fx (Luca Brembilla), sax tenore (Phillippe Lemoine), batteria (Samuel Hall). Sette istantanee ululanti registrate a Madrid, che ti si piazzano nello spazio di ascolto e cominciano a strattonarti energicamente senza tanti preamboli. Improvvisata radicale, di martello e spigoli, dispettosa quel che […]