(Setola Di Maiale 2022) Ventuno improvvisazioni per solo flauto, registrate fra le mura domestiche nel 2022. Organizzate per lo più su di una tempistica breve, le tracce scorron via con urgenza e massiccia perizia strumentale, l’inscatolamento di genere, evitato in scioltezza. Folgorazioni, avvitamenti e ripetizioni, fino ad un piano pianissimo, poi, invocazioni serpentelle da terre […]
Archivio Autore: Marco Carcasi
(Crónica 2022) Elettronica (ErikM) e voce (Isabelle Duthoit), a cercarsi fra movimenti materici e fissità sibilanti. Tra microinceppi e ricordi di azioni fisiche (Glacière), cupi crepacci in cui scivolare (Radome), echi, di quel che pare un flebile canto in lontananza, come ululato trasfigurato dal vento (Rocher de cire), ascolto di una pausa interiore (Trois faux), […]
(Lillerne Tapes 2022) In questo bel nastro, giocosi sgocciolii melodici, parecchio circostante che entra come field recordings, qualche spippolante ingrippamento digitale, acusticherie sparse/sperse e gentili masticamenti ambient come da prassi. Madelyn Byrd (Slowfoam) e Tim Bomberg (Neilll), se la viaggian tranquilli e svagati dove il baccano non s’incontra e la luce non ferisce gli occhi. […]
(Kranky Records 2022) Il quinto album su Kranky per l’artista belga Christina Vantzou, coordina ed organizza una piccola orchestra di una dozzina elementi, che invece di crear massa, corron beati verso una forma di riduzionismo classico/ambient. La Vatzou, armeggiando fra synths, elettronica e field recordings, taglia via tutto il superfluo, concentrandosi su liquide bolle strumentali […]
(Kitchen. Label 2022) Composto durante uno dei periodi di isolamento da Covid, “In Science And The Human Heart” del giapponese Hiroshi Ebina, è musicassetta andata da tempo nelle sue 100 copie, ma non trascurate il digitale in quanto, questa opera, con il suo minimalissimo incedere ambient, riesce ad accender più di qualche bagliore di interiore […]
(Injazero 2022) Debut album per il progetto solista della producer elettronica turca (fondatrice della label Injazero), Sine Buyuka. Sette tracks ambientali, cinematografiche e avvolgenti. Dove la tradizione (il flauto ney con i suoi rimandi alle cerimonie dei dervisci roteanti), incontra traslucenti masse elettroniche in placido movimento. Senza peso ne tempo, una malinconica estasi consapevole con […]
(Macro 2022) Batteria, contrabbasso e piano. Quasi la perfezione strumentale per un certo tipo di pratica impro, in questo caso, aggiungeremmo un post-bop, è questione chiusa sarebbe. Non fosse che, gli autocampionamenti in corsa, con rilascio preparato/immediato del pianista Tom Schneider, generano in corde e bacchette una risposta istantanea all’originale ed al suo doppio. […]
(Disasters By Choice / Grupo 2022) Da Sydney il trio dei Pleasure (Adam Connelly / Jonathan Boulet / Hugh Deacon), ad armeggiar tra synths acidognoli, effetti, linee di basso e ritmiche circolari in disgregazione. Sette tracce figlie di tempistiche diverse, spesso generate da lunghe sessions o soluzioni inattese, documentate e poi finite in dispensa in […]
(Clang / Stargazing At Blank Skies 2022) Nell’opera del danese Ekkoflok, si trovano macchinari e software fatti in casa, strumentazione acustica preparata, fasi impro e parecchio armeggiar post (“Mosaik”, contiene materiali raccolti fra il 2016 e il 2022). Dronanti sospensioni di raschiante metallo, ingranaggi in ticchettio, movimentazioni materiche e field recordings, un tot di effettistica […]
(Miasmah 2022) Un verso di Poe a suggerir la sigla del progetto, un verso di Poe a dar titolo al secondo brano di quest’album (il primo, ispirato da un poema di fine ottocento dello scrittore finlandese Eino Leino). Due lunghe composizioni (circa sui trenta minuti l’una), dove il trio composto da Gruth (concept/elettronica/produzione), Ellen Southern […]