(Eh? 2012) Un’impressionante vertigine impro.Cupa e descrittiva.I parigini Pascal Battus e Benjamin Duboc (pick up di chitarra e contrabbasso), letteralmente stupiscono, producendosi in un’unica lunga composizione, che nell’arco di oltre cinquanta minuti, offre una serie di scarne e traforanti figure, di minacciosa elettroacustica d’ascendenza jazz.Minimale, scricchiolante e performativa.Taglienti sinewaves, dronanti ambientazioni, circuiti gracchianti ed intrusioni, […]
Archivio Autore: Marco Carcasi
(Holidays Records 2012) Due lunghi brani registrati a Brooklyn. Questo è “Scratch”. Due facciate viniliche, di furibondo connubio free/noise (strapazzante e aguzzo). Perfettamente reciproci nell’azione, Virginia Genta, David Vanzan e Bill Nace (sax, batteria, chitarra). Spiattellano lo spiattellabile circostante. Tra sfrigolamenti valvolari, furenti richiami ornitologici e risonanze, di pelli e metalli fratturati. Avvitati stretti attorno […]
(Ultramarine 2012) Splendido nastro, per il geniale chitarrista di Seattle.Dove il suo artigianato avant (noise, elettroacustico, performativo e post, post blues), solleva da terra, un’infinità rilucente di polverose pagliuzze metalliche.Un orizzonte tremolante, dov’è facile, immaginar barcollar Travis di “Paris, Texas”.Fra istanti di malinconico spaesamento, drones ascensionali e micro suppliche ronzanti, d’inceppati meccanismi obsoleti.Lisergia abbacinante (idealmente […]
(Splasc(H) Records 2012) Deindustrializzazione, desertificazione, standardizzazione, depressione.Post moderno, consumare, ammalarsi, consumare.Se ne può parlare per cortesia?Precarietà e contemporaneità, antidepressivi a manetta, chemio a tutto spiano per altri.Dove non hai chiesto nulla di tutto ciò.Lusingando (talvolta), minacciando (talvolta).Un diritto imprescindibile (lavoro, salute, speranza) al quale vien applicato un (troppo alto) costo da pagare.A mangiar merda a […]
(El Gallo Rojo Records / Pulse 2012) In un’alba nitida e fredda, l’aria pungente, uno schiaffo.D’attesa/contemplazione/scatto, è fatto “Morning Cluster”.Terza scontrosa opera, per la cellula East Rodeo.Di vertigine e spigoli aguzzi, di austere visioni ben oltre il tramonto, di desolazione ed orgoglio, il tutto, racchiuso nella splendida copertina, realizzata dal grande Danijel Zezelj.“Morning Cluster”, in […]
(Slam Productions 2012) Severa e rilucente emissione impro (registrata al Conservatorio di Birmingham nel 2011), per uno scattante quartetto anglo-italiano (Sebastiano Meloni, Sebastiano Dessanay/Paul Dunmall, Mark Sanders).Elasticità e rigore.Segnali, secchi ed essenziali.Non di meno inebrianti, notturni e sensuali.Che s’alzano in volo, dove l’aria è più leggera.Traiettorie collettive e percorsi a due, che s’annodano organicamente, intorno […]
(Insubordinations 2012) Macro amplificazione di microscopici eventi stridenti.Opache vischiosità scricchiolanti in libera tracimazione, per un intenso esercizio di minacciosa elettroacustica.La superficie di un timpano sollecitata, qualche oggetto, forse, un giradischi modificato a ronzare e sobbalzare.Quasi nulla in fondo, ma il nulla, in questo caso, è materia reattiva.Dove la carezza di un refolo d’aria, il silenzio […]
(Pfmentum 2012) Esiston opere, preziose e defilate, che riescon a coniugar (senza sforzo apparente), sottile ricerca e pieno appagamento.Dove la tensione si scioglie, rilasciando una serie di calibrati particolari nascosti, che ascolto dopo ascolto, come un buon vino lasciato a respirar, emanano un aroma inebriante.Come nel caso di questo “An Autobiography Of A Pronoun”, del […]
(Insubordinations 2012) Carnose, sottili membrane, in libera vibrazione.Respirazione circolare, multifonia ed ogni altra pratica estensiva possibile.In completa, ribollente immersione.Trigger, è un perturbante trio impro, con base a Berlino (Chris Heenan, Matthias Müller, Nils Ostendorf), dedito alla creazione di singolari masse sonore, infestate dai parassiti.Son legno, fiato, metallo che stride, suoni/visioni, quasi impossibili da concepir, acusticamente […]
(Innova 2012) Bel panorama di contrasti, quello assemblato in “Howl”, dal sassofonista James Romain.Dieci movimenti di compositori contemporanei (William Dougherty, Jianjun He, Eric Mcintyre, Mark Engebretson), trasparenti, leggeri e finemente strutturati.Zone di comunicativa contaminazione/visione, dove la voce (il sax), sottoposta a leggere sollecitazioni, rilascia suggestive indicazioni di rotta.Dove fra i lunari riflessi, generati dal trio […]