(Setola Di Maiale 2012) Ossessivo e frastornante.Sulla lunga distanza, d’improvviso, splendente.Che frenesia, caparbietà ed acume scavezzacollo, a Montagne non difettassero, “Solo Immobile” e “Crudités” (in duo con il batterista Giacomo Mongelli), l’avevan ampiamente dimostrato.Ora, “Cordale”, flette feroce, articolazioni e corde.Sollecitazione fisica, che per libera rifrazione, emana scintille tutt’intorno.Diciassette composizioni, per chitarra acustica e classica.Testarde ripetizioni […]
Archivio Autore: Marco Carcasi
(Setola Di Maiale 2012) Le architetture sonore, di Tiziano Milani, si affinano sempre più.Quasi al limite dell’impalpabile.Dove, il precedente “The City Of Simulation” metteva tanta (ottima) carne al fuoco, nella sua interazione suono/immagine/parola, “Touch”, si smaterializza in una nube, leggera e vaporosa.Una meditata fase compositiva, che viaggia per sottrazione e progressive, delicate apparizioni materiche.Mai in […]
(Innova 2012) Opera struggente, “Ghostly Psalms”, dell’inglese Philip Blackburn.Ribollente di vita.Fra caos ed ordine, decadenza occidentale e bolle di panica serenità orientale.Sogni, mare, vento che spazza, polverose colline dove il verde si abbarbica, ostinato e nodoso.Parole, cori, organi, field recordings, ricerca armonica squassante.Il porto di Duluth (Minnesota), la sua vita, le sue sirene, campane, fresatrici […]
(Silentes 2012) Una sensuale visione ambientale, catturata un istante prima, del sorger del sole pieno.Con il vapore che si alza, rendendo indistinguibili fra di loro, acqua, cielo e terra.In lontananza, scampanelli metallici devozionali.Le ultime presenze/custodi della notte, in rapido dissolvimento.Restan la terra e l’acqua, distinguibili ora, immerse in un silenzio pacificatorio.Impressivo debutto, per la sigla […]
(Eh? 2011) Gran bella impro da Brooklyn.Rantolante, stridente, soffocante.Per tromba, rullante e contrabbasso.Son tre folli, Brad Henkel, Sean Ali e David Grallman.Un suono minimale, trattenuto, tra sfregamenti d’insieme e zone di libera battuta.Tensivo e non conciliante.Che parte dal jazz (più o meno), si apparta come un lungo drone incubico (smangiucchiato dai topi), erompe come demente […]
(Eh? 2011) Da Amherst, Massachusetts, Scott Foust.Un cazzo di simpatico maniaco, reale outsider, ma non autistico.Piuttosto, uno colpito da una particolare forma di follia, colorata e senza tempo.“Space Sickness”, è il suo secondo lavoro lungo (“Jungle Fever”, il precedente).Dieci intrippamenti casalinghi, registrati nel 2006, per synth, radio ed eco.Deve far parecchio freddo ad Amherst.Le macchine […]
(Eh? 2011) O anche, Oddly Imploded e Grizzly Imploded.Cambian alcuni attori, ma il risultato non muta.Impro free rock, catastrofico e metropolitano.Libero, feroce, matematico e da tempo svezzato.Dove interscambiabili son gli stati di attesa e rilascio.Facce della stessa medaglia.Straziate memorie Ayler, la guerra lampo dei Borbetomagus, l’impossibile fatto carne dei This Heat (concettualmente, la stessa finestra, […]
(Eh? 2011) Bel tipetto prolifico, l’americano Roger H Smith (Chefkirk).Maggiormente agitato, in precedenti occasioni, con “We Must Leave The Warren” ci rilassa (quasi piacevolmente), lungo cinquanta minuti di produzione casalinga, per no-input mixing board (con l’aggiunta di un sampler, in un paio di episodi).Largo dunque, a frequenti scricchiolamenti di segnale (soprattutto nel primo movimento), che […]
(Silentes 2012) Due linee bianche attraversano il riquadro della finestra aperta.Una da destra, l’altra da sinistra.Nel momento dell’incontro, non si ode nulla.Tutto resta immobile.Voci in lontananza.“In Winter”, è un petalo che cade, in solitudine.Al riparo da occhi indiscreti.Lontano dal frastuono.Rapporto suono/silenzio, visione.Turra, chitarra acustica e piano, Becuzzi, field recordings, oggetti e programming.Una delizia minimale, al […]
(Nemu Records 2011) Esiston parole, anche dove par, non essercene traccia.Gocciolanti umori, che san di terra, di fatica, di inesplicabile, semplice profondità.Un alzar lo sguardo, verso il poi, anche quando par non esservene ragione alcuna.Che il vento e la pioggia, portan via con loro.Chiare, secche e decise.In avanti.Costantemente in avanti.Equamente straziate, fra grazia e fatica.“Melencolia”, […]