(Arab Sheep 2007) Andrea Sambucco prosegue imperterrito e sempre più lucido nella strada di un “pop bambino”, sostenuto da una orecchiabilità naturale come l’eterno fanciullo che emerge dalle quattro canzoni sostanziali di questo “The Nelson Mandela EP”. Nato fisicamente ed artisticamente in quella fucina di talenti che è il Friuli Venezia Giulia – qui, in […]
Archivio Autore: Marco Fiori 1
(Combination Records 2007) La rivalutazione del cinema di genere italiano degli anni Sessanta e Settanta ha assunto da qualche tempo caratteristiche e dimensioni fin imbarazzanti, per (de?)merito di fan illustri (citiamo alla rinfusa solo Quentin Tarantino, Robert Rodriguez, Eli Roth) e critici a volte acritici. Nelle riproposizioni di titoli e nomi di quegli anni si […]
(Produzione propria 2007) Proprio da non prendere sottogamba questa autoproduzione – molto più curata della media, non solo italiana – dei sanminiatesi Piet Mondrian (Michele Baldini alla voce, alle chitarre e all’elettronica; Caterina Polidori alla voce e alla batteria): cinque brani all’insegna sonica di un rock brado ed essenziale, alla Jon Spencer Blues Explosion/White Stripes, […]
(La tempesta dischi/Venus 2006) Chi scrive deve confessare di non essere mai stato un profondo conoscitore e un grande estimatore di Moltheni: su vari supporti e dal vivo, le sue canzoni non (mi) hanno mai colpito più di tanto. Questi sei brani in versione “acustica” – meglio dire raccolta – e non sempre commentati da […]
(Resonant 2007) “Gummi” del progetto islandese Stafraenn Hakon (sostanzialmente il multistrumentista Olafur Josephsson, circondato da numerosi ospiti) è una onesta raccolta di suoni che vorrebbero essere delicati e complessi, atmosferici ed evocativi, ma che non riescono mai a fare breccia nelle orecchie (e nel cuore) dell’ascoltatore. Il troppo pomposo fragore più che al “post-rock” fa […]
(La Locomotiva/Venus Distribuzione 2007) “Come un fiore” è un lavoro assai particolare e – dobbiamo riconoscerlo – molto più riuscito del precedente CD di Stefano Giaccone, “Tras os montes”: innanzitutto perché la sua natura di “concept album” (sulla morte) lo ha reso compatto (nonostante sia accreditato come un lavoro a più mani), nella sua austerità […]
(Resonant 2007) L’austero “post-rock” sciorinato in “The Glass Bottom Boat” dal progetto statunitense Carta (responsabile principale il chitarrista Kyle Monday) ricorda le atmosfere strumentali dei primi Giardini di Mirò (per fare un esempio nostrano e lampante: sentire South Circolar e Oliva), soprattutto negli interventi del violoncello e della tromba. Gli strumentisti radunati da Monday sono […]
(Resonant 2007) Gli Small Sails in “Similar Anniversaries” propongono dieci brani solidamente descrittivi – non a caso del progetto fa parte anche l’artista visivo Ryan Jeffery – e non prolissi: come colonne sonore di un mondo morbido, le composizioni di Ethan Rose (chitarre, elettronica e voce usata come strumento), Adam Porterfield (chitarre, elettronica e strumenti […]
(Resonant 2007) “Afraid To Dance” del gruppo genovese Port-Royal è, innanzitutto, un’ora di buona musica moderna: dieci dense tracce di pensante strumentalità (con qualche “intrusione” vocale), prodotte nella città ligure dal maggio 2005 all’ottobre 2006 e poi masterizzate dal rilevante Murcof a Barcellona. I quattro – Attilio Bruzzone, Ettore Di Roberto, Emilio Pozzolini, Giulio Corona. […]
(Produzione propria 2007) I bolognesi MagicBabyet propongono – registra, mixa e masterizza Francesco Donadello presso gli “Alpha Dept. Recording studios” della città petroniana – in questo primo EP “Nothing Seems What It Is” del rock professionale, senza particolari guizzi. Caratterizzati dalla voce femminile bene impostata di Francesca (troppo, anche quando dovrebbe essere ruvida e sporca: […]