Lazzara e Giannotti non dimostrano nessuna ansia nel mostrare il loro orizzonte, saldamente illuminato dallo spirituale progressivo di Claudio Rocchi (L’aria d’oro) e dall’ansia d’oriente di Franco Battiato . Musicisti estremamente preparati, soprattutto nel creare paesaggi sonori – tradizione e modernità si intersecano in Onde di terra, ad esempio, tra strumenti etnici ed elettronica – […]
Archivio Autore: Marco Fiori
(Artetetra 2017) Forse non è così peregrino immaginare un Filippo Tommaso Marinetti de noarti tempi minacciare gli astanti di una serata futurista con la mitica asserzione di Carlo Verdone, ovvero di voler fare rimanere ad libitum i presenti presunti senza casa per una serata bollente in discoteca. Perchè il buon DJ Balli di Sonic Belligeranza […]
(Sussidiaria/Audioglobe 2018) Un terzo dei diversamente amati – ma sicuramente importanti, certamente sfortunati – Offlaga Disco Pax, Daniele Carretti in arte Felpa continua il suo personalissimo percorso di cantautore da cameretta emiliana, iniziato nel 2013 con “Abbandono” e proseguito nel 2015 con “Paura”, con questo “Tregua”, registrato appunto a casa propria nei due anni scorsi. […]
(Autoproduzione 2017) Senz’altro apprezzabili gli spettri Manuel Agnelli evocati dal trio nirvaniano di base bolognese Telegraph Tehran (esemplificativo il dittico iniziale Carmica/Sogno Nostop): gli urbinati Niccolo Tabanelli (voce e chitarra) e Andrea Buccio (basso), con il batterista Casper Adamov, non scacciano certo le impressioni degli Afterhours più diretti (Il sentimento del tempo) e recuperano filologicamente […]
(Bomba Dischi/Universal 2017) Oramai in giro da quasi venti anni, il progetto Amari ha toccato picchi importanti sia qualitativi che quantitativi – le raccolte “Gamera” del 2003 e “Gran Master Mogol” del 2005 – senza assurgere al successo “popolare” definitivo, forse per la natura scanzonata e “laterale” del “trio motore” Dariella, Pasta e Cero (non […]
(La Tempesta International/Fresh YO! 2017) Tra sgocciolamenti elettronici (cfr. Brothers o Disquietude) e sound giamaicano 2.1 (How About U, che ospita Davide Shorty), Lorenzo Nada alias Godblesscomputers in questo assai robusto “Solchi” – sedici brani – “trappeggia”. ma non traccheggia (l’Autotune di Just Slow Down). Raffinato nel creare atmosfere “piacione” ma non sbracate (elegante Francesca […]
(Dreamingorilla Records/Entes Anomicos/È un brutto posto dove vivere 2017) Fa un certo piacere scoprire che ci siano in giro musicisti ancora amanti di un (indie) rock teso e nervoso, come degli U2 prima maniera trasportati al tempo dei Cranberries (cfr. l’irlandese We Loved): i cinque cesenati So Long amano assai certo “brit pop” (e i […]
(Weyrd Son Records 2017) Irruente e pestone rock addizionato da elettronica e campionamenti, nella migliore accezione dei termini (cfr. Duna): ciò in estrema, sommaria sintesi propongono i belgi Thot in “Fleuve”. Rispetto ad altri compatrioti, in questi nove brani troviamo più ricerca dell’“anthem” e meno rifugio nel “cold” (esemplificativa l’innodica Vltava); forse perché i loro […]
(®esisto 2017) Nome da “trapper”, ma aspetto da “grunger”: il cantautore piemontese Daimon pare proprio un sosia pacioso di Kurt Cobain (l’incipit Bedlam toglie ogni stilla di cattiveria allo spirito dei Nirvana, ruralizzandoli tra le Langhe e il West; Drug Addict è già più dolorosa, pur nell’ambito di un suono AOR). Le dieci, stringate, canzoni […]
(Snowdonia Dischi/La Zona Produzioni 2018) Avendo avuto la fortuna di ascoltare diverse produzioni dei Maisie − sono in giro sonoro dal 1998: vent’anni e non sentirli – e vieppiù avendo affrontato il pantagruelico, ma non indigesto, ascolto complessivo di “Maledette Rockstar” (31, diconsi trentuno brani raccolti) una sola traiettoria artistica italica viene in mente, come […]