(Exag Records 2020) L’esplosiva israeliana Tamar Aphek, cantante e chitarrista dalla carismatica immagine (ascoltare la cover di As Time Goes By che chiude l’album), fa sostanzialmente un “rockaccio” chitarristico vecchia maniera con molto tiro (la trascinante Russian Winter), che trova deciso credito negli USA (il “mastering” è di Greg Calbi). In All I Know ci […]
Archivio Autore: Marco Fiori
(Jagjaguwar 2021) Singolare esempio di tardo glam a stelle e strisce (Foxes), i base californiani Midnight Sister capitanati dalla cantante carismatica Juliana Giraffe e dal multistrumentista Ari Balouzian arrangiano marci e splendidi in “Painting the Roses” come degli Sparks d’annata o il Lou Reed di “Berlin” (Escalators, Dearly Departed). Notevole soprattutto il lussureggiare dei fiati […]
(All Will Be Well Records 2021) Singolare miscuglio di Peter Gabriel anni Ottanta (Put Yourself Aside) e sciccherie elettroniche più recenti (il profumo Stereolab di Dress Code, quello Ladytron di So Hard), il progetto DROVAG di Alessandro Vagnoni (strumentista di pregio anche per Bologna Violenta e Ronin) si distingue, nella generale ripresa di sonorità oramai […]
(Snowdonia dischi 2020) Il trentino Odla Iznat in arte ODLA ha realizzato una raccolta concettualmente coesa intorno alla metafora del viaggio, figliando da devoto di Fabrizio De André una introduzione, tre atti e una conclusione molto primi anni Settanta, evocando denari, amori e cieli, seppur sul tema attualissimo delle migrazioni. La lunga mano della Snowdonia […]
(Autoproduzione 2020) Finalmente qualcuno – in questo caso Alessandro “Gomma” Antolini, il musicista e produttore alias AGA ‒ che si ricordi di Morgan non per le sue attuali piazzate reali e virtuali, ma per i seminali Bluvertigo fautori di una linea alta e nobile della canzone elettronica italiana, con riferimenti a tante e diverse fonti […]
(Snowdonia 2020) Densissima produzione che ha coinvolto complessivamente venti musicisti, tra i quali un palco reale batteristico che neppure gli Art Ensemble of Chicago ‒ per inciso, c’è anche la contrabbassista Silvia Bolognesi, che con gli Art ci suona davvero ‒ “La chiamata” dei Deadburger Factory (evoluzione aperta e libera del trentaduentennale nucleo italorock Deadburger, […]
(Autoproduzione 2020) Saporita broda di suoni, quella prodotta dal parco di riferimenti D.In.Ge.Cc.O nell’ora e mezza abbondantissima di “Linear Burns”: un flusso cosciente downtempo (cfr. Lovely Crooked Streets ), nero e rallentato (Much More Funky Than Eggs). Balli alla moviola (GloryduMM) si susseguono, in un mood elettronico reiterato, apparentemente più analogico che digitale (cfr. Pan’s […]
(BlueFemme Stereo rec/Senza vento edizioni musicali 2020) Si, forse Manuele Zamboni e Marco Franzoni potrebbero essere italici, ultimi Calexico (la riuscita Ti aspettavo), con canzoni di classico, ortodosso cantautorato (il calco Guccini/De Gregori di Non fa rumore la primavera) ingrossate e oliate da dodici e più orchestrali (Gesù tascabile, con la tromba squillante di Francesco […]
(Sandwich Kingdom 2020) Oramai più di qualche anno fa i The Postal Service avevano portato in auge, con gaudio di molti, una canzone americana molto “ammericana”, eppure legata a doppio filo con l’indietronica dei primi Duemila. I due Soft People ‒ Caleb Nichols e John Metz, già componenti dei Grand Lake ‒ in “Absolute Boys” […]
(I Dischi del Minollo/Furtcore Records 2020) Riportando che a comporre i due terzi del progetto The Incredulous Eyes sono i due Di Nicola (cantante e chitarrista Danilo, batterista Claudio) di Bebe Rebozo memoria – ricordiamo, diciotto anni fa, con immutata reverenza “Voglio essere un ninja e vivere nell’ombra” ‒ già sappiamo di poter sentire in […]