(Accretions 2002) Uno guarda la copertina, bianca, inquadratura di una mano che regge un bastone a mò di bastone pastorale, e pensa chissà cosa. Ascolta il disco e capisce il perché della copertina o ne da una sua interpretazione. L’autore (tentiamone una dotta) vuole dare una rappresentazione della società come un cinico evento liturgico, sacrale, […]
Archivio Autore: Marco Paolucci
Quattro chiacchiere (o forse cinque) con uno dei gruppi più interessanti della nuova scena tedesca Ascoltando questo album, e come scritto nella recensione, sembra che vi stiate dirigendo verso lidi più vocali, più cantautorato classico e vi state allontanando dall’elettronica. E’ un’impressione o, una scelta dovuta? Tutta la musica dei Tarwater viene composta durante un […]
(Carbon 7 2002) Mai titolo fu così azzeccato. Il perché lo si spiega subito; grosso modo uno legge la formazione: Pierre Vervloesem alla chitarra e basso, Peter Vandenberghe alle tastiere, Guy Segers al basso, Charles Hayword alla batteria. Bene, non c’è la voce allora è musica strumentale. Grosso modo uno sente il disco: primi accordi, […]
(12XU/Wide 2002) Prendete un po’ di Strokes, ma toglietegli la patina volutamente americaneggiante, poi aggiungete un pizzico di Lou Reed in veste glam con Iggy Pop che gli fa da maestro di canto. Scenario temporale: la giovinezza del brit-pop che passa e fortunatamente ritorna. Allora, calcolatrice alla mano: questo + questo + quest’altro, risultato gli […]
(Ventiska 2002) Nuovo ep per la band piemontese Ventiska, e possiamo dire senza paura di smentirci che mai nome fu così azzeccato. Infatti ascoltando i pezzi “veloci come il vento” (genere skacore, quindi la velocità è di rigore come il frac), in un attimo ci si trova a saltare e pogare, a divertirsi ed anche […]
(Kitty-Yo/Wide 2002) L’apertura delicata concessa alla voce dell’artista norvegese Tone Avenstroup fa pensare ad una virata completamente cantautorale, ma i sani vecchi transistor ritornano quasi subito a vibrare, delineando la linea seguita dai Tarwater in questo nuovo album. Che è sì elettronica ma molto più “acustica” del solito, segno della continua ricerca verso la pop/electro […]
(Pax Recordings 2002) L’ensemble, diretto da Aaron Burnet, performer e compositore d’avanguardia dell’area californiana produce questo nuovo lavoro articolato in quattro pieces intitolate con le prime quattro lettere dell’alfabeto. Fornito di una partitura per musica improvvisata si distingue nel far confondere l’ascoltatore con prizzi, lazzi, frizzi, trilli e altro ancora concedendo molto spazio alla cacofonia […]
(Morr/Wide 2002) Seconda prova per il giovanissimo (appena 20 anni) artista danese Munk Jensen, in arte Manual. In quest’album il nostro dedica particolare attenzione a forme soniche che richiamano la scena/etichetta 4AD, dando la sua personale e “notturna” interpretazione di quello stile e modus vivendi, che ben si combina alle note espresse nei solchi tracciati […]
(Wallace Records 2002) Nuova uscita per l’etichetta indipendente italiana Wallace Records, nuovo album del gruppo romano Zu, intitolato ‘Igneo’. Ulteriore conferma per una band ,quella dei simpaticissimi membri (verifica effettuata con intervista, a presto su codesto sito con tanto di recensione del concerto di Terni), quali Jacopo Battaglia alla batteria, Massimo Pupillo al basso e […]
(Durian 2002) Copertina minimale, informazioni presenti sul sito quelle strettamente indispensabili e non una di più, tipo che gelato preferiscono o il colore della macchina del sassofonista. Che si chiama John Butcher al tenore e soprano, coadiuvato da Werner Dafeldecker al contrabbasso, chitarra e manipolazioni elettroniche, Michael Moser al violoncello, Burckard Stangl alle chitarre. Proseguendo […]