(Parlophone 2002) Che un disco dei Supergrass possa stravolgere irrimediabilmente la vita di qualcuno credo sia qualcosa a cui neanche Gaz Coombes e soci abbiano mai creduto. I fans della band di Oxford non ci badano e continuano sacrosantamente a goderseli come una gazzosa effervescente d’estate o il loro chewingum preferito. Perché avrebbero dovuto crederci […]
Archivio Autore: Mauro Carassai
(Autoproduzione 2002) Ibrida creatura sonora quella cui danno vita i romani Acre nelle quattro tracce di questo demo. Il loro sound è senza dubbio pungente (ai limiti del piacevolmente urticante in più di un passaggio) come il nome dell’intero progetto sembra presupporre, spigoloso e sfaccettato come l’iconografia preannuncia. Le coordinate sono effettivamente difficili da tracciare […]
Le ultime uscite della Superglider Records: immaginari percorsi transitori e noci in primavera. La Superglider è una nuova label dedita farci arrivare suoni, umori, stati d’animo dai migliori e dai più versatili artisti in circolazione. Non ha una linea di pubblicazione settoriale confinata a un solo genere ma lo spettro delle sue uscite è così […]
(Double Agent/White’n’ Black 2002) Ciò che ho sempre smodatamente adorato dei Telescopes è il loro perenne essere fuori posto. Nonostante le diverse interpretazioni (geni incompresi all’interno di un festoso convivio di emerite nullità o nota stonata in una sinfonia corale ed autoindulgente come quella del movimento shoegazing), Stephen Lawrie e soci hanno dalla loro parte […]
(In The Red Records 2002) Diosanto… non se ne può più. Dov’è finita quella sensazione per cui ignorare un disco era un’operazione da compiere senza rimorsi, senza riserve… a volte quasi un piacere della vita? Vedevi tutti gli altri vuotare il borsellino e sgranare gli occhioni di fronte al nuovo brandello di vinile reclamizzato come […]
(Autoproduzione 2002) La provincia sorprende, ridefinisce e crea effetti di straniamento godibilissimi. E’ il caso di questo 3 tracks demo dei maceratesi Esdem, collettivo artisticamente multiforme e sintonizzato in real time con i processi di rinnovamento digitale in campo sonoro senza per questo rinunciare alle proprie radici wave. Veramente stordente il coinvolgente e sommesso intro […]
(Universal 2002) Devo purtroppo convenire con chi mi disse che il titolo “Dal lofai al cisei” era davvero geniale. Proprio perché un titolo del genere consente tranquillamente al Bugo di sghignazzare sornione di fronte a ridicole quanto già previste trovate giornalistiche post-NME come questa: “sarebbe proprio il caso di dire che il processo è invece […]
(Ache Records 2002) Poco meno di quattordici minuti per più di quattordicimila ascolti assicurati. Scosse adrenaliniche di questa portata non se ne sentivano da molto, molto, molto tempo (più o meno da quando i Mudhoney licenziavano quel primo ineguagliabile “Superfuzz Bigmuff” o da quando il marchio Amphetamine Reptile non si era ancora ridotto a vuota […]
Dell’inattualità, dell’amnesia, del sorgere e tramontare e di mille altre cristallini riflessi. Lucente e meraviglioso come le argentee perle all’interno della copertina, liquescenti sferzate fuzz e psichedelia dell’anima per il debutto dell’”equazione perfetta del rock’n’roll” dall’Oxford dei primi novanta. Una band come gli Swervedriver appare con la scadenza delle comete, un […]
(Ca$h Records 2002) Avvertenza: questa recensione si autoterminerà nell’esatto momento in cui comparirà l’astruso (quanto trendy) neologismo anglosassone coniato a bella posta per riuscire a etichettare l’inetichettabile in fatto di elettronica citazionista. Maledetta mania di ‘capirsi’ usando scale di misura infallibili… come se nella vita non si usassero frasi tipo: “fermati presssapoco lì” ma comunicassimo […]