(Autoprodotto 2006) Il quintetto anconetano di sciamannati rockers si conferma produttore di pezzi ben sopra la media e questa volta con Silvio Perugini in cabina di regia confeziona cinque pezzi davvero buoni. Forse questa volta tra i solchi del loro terzo parto si sente l’influenza dei Soundgarden su tutti; distinguibilissima in brani come Shame on […]
Archivio Autore: Paolo Rossi 1
(Autoprodotto 2006) La zona che da Jesi va ad Ancona si conferma fucina di esperienze musicali davvero interessanti non solo a livello regionale ma anche nazionale. Nei Butcher Mind Collapse confluiscono elementi dei Guinea Pig e dei Lebowski: un sound accattivante debitore di ensembles come quello dei Contortions o dell’autentico insuperato maestro proto no-wave Captain […]
(Autoprodotto/5ive Roses 2006) A quanto pare Colin Ozanne ci sa proprio fare. Bisogna innanzitutto partire dal presupposto che ogni strumento presente nei dieci brani componenti il suo disco d’esordio è stato da lui suonato: fiati (saxes, trombe, clarinetti) , contrabbasso, basso elettrico, chitarre (elettriche, slide, etc. ) , synths, drum machines e rumorogeni vari. A […]
(Collectif Effervescence 2006) Il duo francese, composto dal batterista Julien F. Riffs e dal chitarrista Tony C. giunge alla pubblicazione del terzo ep dopo due album studio, tra i quali “Chateauvallon” aveva riscosso un notevole livello di apprezzamento da parte di critica e pubblico (diciamola tutta, c’era comunque lo zampino di un deus ex machina […]
(Hyperdub Records/Cargo Records 2007) Tipo strano Burial: alla mia richiesta riguardo un suo possibile ingaggio per la prossima edizione del festival da me ideato, Electregra, mi ha risposto senza tanti preamboli: -Burial non va in tour. E probabilmente non lo farà mai. – . Purtroppo il crescente popolo italiano del dubstep pare che debba mettersi […]
(Go Down Records/On the Camper Records/Audioglobe 2007) L’esordio dei lombardi Fuck Vegas è facilmente riconducibile ad una temperie tutta statunitense che guarda al grunge e allo stoner come ai generi più genuini del passato (amatissimo) decennio. Senza alcun dubbio i quattro ragazzi si saranno lasciati alle spalle serate da stonati all’insegna dell’ascolto massivo di precursori […]
(Autoprodotto/5ive Roses 2006) Da Liegi con furore ecco a voi un’ammucchiata di scoppiati belgi del cazzo. Niente da invidiare a Melvins e Tool, con tanto di svolazzamenti elettronici qua e là, corde vocali messe a dura prova e riffs che sguazzano tra il noise e lo sludge, gli Ultraphallus fanno violentemente capolino con “Lungville” , […]
(Stunt Kite Recordings/5ive Roses Promotion 2007) Registrato da Steve Albini (che dona all’insieme il suo classico tocco vitreo e sferzante pur non essendo i Pest Sound uno di quei gruppi dal mood chicagoano e/o seattliano) il primo lavoro dell’ensemble anglo-francese risulta essere senza dubbio piacevole da assorbire, anche se per qualcuno i movimenti claudicanti della […]
(Autoprodotto 2007) Registrato in maniera volutamente scarna ed essenziale in modo tale da accentuare la voce e da suggerire un mood vicino a quello grunge, “Stato di calamità d’amore” (interamente partorito, testi e musiche, da Alessandro Moglie) è un onesto tentativo di coniugare sfumature pop-rock tipiche di certe produzioni nostrane ad attitudini più vicine a […]
(SuperNaturalCat 2006) Due bassi, synth e batteria: poco basta ai Morkobot (alla seconda uscita con “Mostro” , dopo che il debutto aveva riscosso notevoli consensi) per creare una galassia sonora difficilmente individuabile nel firmamento dei generi musicali ma le cui coordinate si possono facilmente immaginare. Se infatti l’apertura, nella fattispecie Tobokrom, rimanda ad architetture sonore […]