(BHD 2012) Roberto Bonazzoli, meglio conosciuto come BonaHead, ci dipinge un quadro. Una tela con uno sfondo cupo e una voce senza infamia e senza lode e sopra pennellate morbide di ambient, dubstep e pop. Il synth la fa un po’ da padrone. Incipit e Rem sono ipnotiche, The Path (con successiva ripresa Return to […]
Archivio Autore: Rachele Paganelli
(AVA Records 2012) L’onda è lenta, arriva piano e porta via tutto. Può essere un’onda oscura, pop, dolce ma sempre molto lenta. E’ un po’ questo il senso della “new wave”, creare l’onda suggestiva e distorta. Qui c’è un buon accenno di questo principio. Alcune canzoni sono ancora troppo statiche ma Stay strizza bene l’occhio […]
(Labelpot 2012) Ultimamente siamo figli di un mondo in bianco e nero, o al massimo con colori vintage, come le finte Polaroid che vanno tanto di moda. Con i romani Moseek ritorniamo ai colori vivaci fatti di pop, rock ed elettronica. Pills, scelto come singolo, è una botta di adrenalina acida. E se vogliamo ballare […]
(White Birch Records 2012) Un bel titolo e un’ottima estetica per un album che poteva dare di più. Ho apprezzato molto l’approccio di questo rock/folk acustico e delicato che si apre con la ballata Valzer for Annie ma non ho trovato la poesia struggente che ci si aspetta da questo genere così pericoloso da suonare. […]
(Liquido Records 2012 ) Massimiliano sa come attirare l’attenzione. Chiedetelo a quelli del Club Tenco che lo hanno selezionato per Il Tenco ascolta 2011. E in effetti ci han visto lungo…questo disco non è piacevole ma riesce ad infilarsi in testa. Magia. Spesso si mostra come un rock troppo confuso, distorto (QuanteQuanteQuanteQuante), disordinato (Frutta Fresca) […]
(Liquido Records 2012) Mi piacciono le donne che sanno quel che vogliono. Nicoletta è sicuramente una di queste. Lo percepisco dal suono potente delle chitarre di La verità stretta, dalla voce seducente in Solitude che poi diventa dolce in Non è tardi (arricchita da un flauto che sa di magico). Il tutto è abbellito da […]
(Alka Record Label 2012) La cosa che più mi ha incuriosito di quest’album è l’ossessione per il numero come concetto esistenziale. Noi contiamo ma siamo numero in una vita che seleziona e seziona. Tra un bell’arrangiamento e tante chitarre quest’album si muove in una direzione rock che ricorda i primi Muse con l’intensità di Nel […]
(i dischi del Minollo 2012) La dolcezza e la malinconia. Ho pensato subito a questo quando ho visto la copertina di quest’album con un adorabile orsetto tra ombre e toni scuri, e ho ascoltato le canzoni di Nicolas (già leader dei Fuh e Io Monade Stanca qui al secondo album solista) che ha la mia […]
(Words on Music 2012) Il punk è un campo minato, se poi lo abbini alla new wave cammini sul filo del rasoio. Queste 17 oscure tracce dei The Lucy Show si muovono tra alti (prima parte dell’album fatta eccezione per il secondo e terzo pezzo) e bassi (seconda parte dell’album) con un canto spesso sgraziato […]
(Garage Records 2012) In origine ci furono: il medioevo, gli irlandesi, gli stornelli, poi arrivarono De Andrè, Capossela e da qualche anno Mannarino. Il folk è il cuore della tradizione popolare e se ben espresso diventa la colonna sonora di chi della città non sa proprio che farsene e corre altrove, almeno con la fantasia, […]