Archivio Autore: Sergio Eletto

Using Bridge ‘And I Will Be Heard’

(Autoproduzione 2010) Black Rebel che apre ‘And I Will Be Heard’ al passo di un’oscura cavalcata influenzata al contempo dai Black Sabbath, dallo stoner e dalla psichedelia, s’identifica molto bene con l’arido scorcio desertico altezza USA impresso sulla cover del primo full lenght firmato Using Bridge. Ma pian piano che si avanza, il segnale che […]

Plotz! ‘The Kid’

(Plotz! Music Production / SNR records 2010) Un sestetto bomba quello dei Plotz!, un gruppo di musicisti provenienti ognuno da esperienze diverse il quale, riunito sotto questa sigla, elabora una frizzante massa informe di stampo folk-jazz, elettrica e progressiva, montata con stile cinematografico che prende il 99% dell’ispirazione dai suoni popolari dei Balcani. La scaletta, […]

Loimann ‘Toward Higher Consciousness’

(One Voice Recordings 2010) Difficile inquadrare con una sola parola la musica costruita dai piemontesi Loimann. Per descrivere la miscela preparata da questo terzetto si devono tirare in ballo molte scuole, partire dalla psichedelia, passare per uno strano connubio tra stoner e matrici industriali e infine giungere ai calori narcolettici del doom. Più o meno […]

Tomydeepestego ‘Chronophage’

(Subsound Records 2010) Gli ingredienti di “Chronophage” sono semplici: quella dei capitolini Tomydeepestego è una ricetta musicale che si allaccia agli albori del post-rock di fine marca strumentale (primi Mogway, una puntina di Slint) stringendo più di un occhio alle intemperanti forze dello sludge-core sognante ed etereo di Ocean e Pelican. Aggiungeteci un pizzico di […]

Black Rainbows ‘Carmina Diabolo’

(Longfellow Deeds 2010) Secondo scoppio per i Black Rainbows da quel di Roma, trio formato da Gabriele Fiori (chitarra e voce), Marco De Masi (basso) e Daniele Conti (batteria); secondo pungente compendio lacerato da sonorità acre che galleggiano tra ‘putride’ paludi stoner, fuliggini hard rock 70s, e allucinati richiami(ni) psichedelici. Le tracks più ardite vanno […]

The Way of Purity ‘Crosscore’

(Worm Hole Death 2010) Tanto fumo e niente arrosto per i The Way of Purity, neonata band dalle tesi spirituali piuttosto pretenziose. Sconosciuta la loro origine geografica, sconosciuti i loro volti (ci tengono a presentarsi con tocco terrorista attraverso i volti perennemente incappucciati), nel loro disegno mentale, professato con eccessiva autocelebrazione, emerge una vaneggiante teoria […]

Ebola ‘Nothing Will Change Out’

(Copro-Casket records 2010) Funesti e metallici, i capitolini Ebola allo stappo del primo full lenght fabbricano un minaccioso intruglio deathcore: categoria capace d’ indicare solo in linea di massima il temperamento velocifero della band, che dal canto suo si cimenta con successo ad una destrutturazione algebrica dei tanti idiomi sonori esistenti sulla terra in ambito […]

Nando Massimello Paolo Maggiora ‘Empathy Time’

(Splasc(h) Records 2009) Dopo un primo incontro, “Since We Met”, Nando Massimello (sax tenore e soprano) e Paolo Maggiora (pianoforte) tornano sul luogo del delitto prediletto da entrambi, ossia creare un flusso empatico capace di trasportarli, sentimentalmente, sulle orme delle «atmosfere create dal grande pianista Bill Evans». Ragion per cui il discorso non si discosta […]

Juggernaut ‘…Where Mountains Walk’

(Subsound Records 2010) Un debutto sopraffino firmano i laziali Juggernaut sotto l’egida della Subsound, “… Where Mountains Walk” è un monolite post-metal dove convergono tendenze neurosisiane, narcotiche inflessioni doom, assalti frontali death, e persino un pizzico di gore riscontrabile in certe connessioni vocali. Una prova di forza e rumore, dunque, intervallata da lunghe estasi melanconiche, […]

Dogs for Breakfast ‘Rose Lane Was Tucker’s Girlfriend’

(Subsound/Goodfellas 2010) Esordio col botto per i Dogs For Breakfast da Cuneo sotto l’egida della Subsound e con la collaborazione, in 2 dei 5 brani, del robusto sax baritono di Luca T. Mai, direttamente da casa ZU. Il caos regna sovrano nella mente di questi ragazzi che esibiscono un’innata quanto insana predisposizione per l’ibrido format […]