(Persistencebit Records 2005) Dal carattere algido ma non per questo poco coinvolgente è la techno del tedesco Andy Vaz. 4 tracce per un incedente apparato ritmico dove riescono a trovare spazio anche divagazioni mentali. Attitudine minimale e suoni acidi per un disco da ballare dentro la testa. Molta competenza. Voto: 7 Link correlati:Persistencebit
Archivio Autore: Vittorio Marozzi
(Pachincostudio/Microsuoni 2004) Andiamo a recuperare questo lavoro nostrano del veneto Alessandro Canova, visual e sound designer sulla breccia da diversi anni. ‘[/end]’, disco dato alle stampe una manciata di mesi fa, fin dal suo packaging informa sulla sua natura concettuale, vicina, sia per suono che per intenti, alla filosofia Raster-Noton. 80 minuti di escursioni nei […]
(Sonig/Wide 2005) Arriva al suo terzo album e alla corte della Sonig anche questo polistrumentista col pallino del digitale. Nathan Michel non è nuovo a sperimentazioni in ambito avant-pop e questo ‘The Beast’ è la conferma di una vena compositiva oramai giunta all’apice. Dentro il disco convivono gioielli di melodia e di ricercatezza compositiva di […]
(Persona/Wide 2005) E’ davvero una sorpresa trovare fra le ultime produzioni della Persona Records di Stewart Walker il riminese Marco Tonni, bolognese d’adozione, che, col suo progetto in solitario Touane, sfodera un disco di elettronica organica ed articolata da mettere sul ‘chi va la’ anche i palati più raffinati. Tonni sperimenta dentro paesaggi in divenire […]
(Oral/Wide 2005) Se gli universi emozionali sono per gran parte territori dell’incomunicabilità, il canadese David Kristian riesce a tradurne in suono i lati più reconditi. Visual e sound designer oramai sulla breccia da una ventina d’anni, Kristian e tra i pochi a poter vantare un background di influenze che abbraccia, attraverso una dozzina di album […]
(Onitor/Wide 2005) Se ha un senso oggi parlare di trip-hop, il nuovo disco di Sven Rieger e Peter Hansen, a.k.a. You Dee, da una solida rappresentazione di come atmosfere astratte in salsa downbeat, unite ad uno spiccato senso della ricerca sonora, riescano ancora a destare nell’ascoltatore fascinazione, mistero e una inevitabile attrazione. Through The Tulips […]
(Playhouse 2005) Difficile rendere l’idea a parole sulla grandezza e l’importanza di certi capolavori per la musica moderna; ‘Rest’, primo album di Rajko Mueller nei panni di Isolèe, è stato uno di questi capolavori. Correva il 2000 e i tempi erano maturi per un’evoluzione quantica nella concezione di idm, ‘Rest’ osò ibridare per la prima […]
(Tibprod 2004) Cupa e visionaria è l’ambient inscenata dal norvegese Iversen che in un mini cd-r di un’unica traccia convoglia una nutrita serie di informazioni sonore. Un magma in costante mutamento in cui all’interno reagiscono field recordings e disturbi di varia natura processati con spiccata sensibilità dark. E’ così che si passa da momenti densi […]
(Bar Fog 2005) Un’intrigante produzione made in Italy è messa in rete dalla neonata net-label Bar Fog, trattasi del genovese Francesco Mancini che nei panni di Ernestock sfodera una tech-house minimale e cliccata che non ha nulla da invidiare alle più blasonate emissioni mitteleuropee. Un ep che in realtà è il primo esperimento pubblico per […]