Archivio Categoria: Storico

Curt Cacioppo ‘Ritornello’

(Navona 2014) In questo suo terzo CD per la Navona, il compositore americano Curt Cacioppo attinge di nuovo alle sue origini italiane, il cui influsso trapela con evidenza, più che dalle suggestioni paesaggistiche o personali evocate da taluni titoli dei brani (Trulli Sketches, Sorriso a Catania, Venezia Mia!, e via dicendo), nella diffusa cantabilità di […]

Ruud Van Eeten ‘Inner Music’

(Navona 2014) Musica contemporanea come piace a me, quella di Ruud Van Eeten, compositore olandese classe 1973: decisa, chiara, e ottimista. Qualità che emergono subito dal breve quanto incisivo quartetto di sax iniziale, dai contorni netti e taglienti, e dagli incastri ritmici che recano le tracce del rigore costruttivista di certo post-minimalismo. Di simile natura […]

Jean-Philippe Grégoire ‘Sounds from the Delta’

(Big Round 2014) Jazz di ottima fattura, quello offertoci dal quartetto capeggiato dal chitarrista Jean-Philippe Grégoire, autore di quasi tutti i brani qui eseguiti. A dominare la scena sono soprattutto lo stesso Grégoire e il sassofonista Baptiste Herbin, impegnati ad imbastire dialoghi serrati cui il bassista Martin Guimbellot e il batterista Nicholas Charlier forniscono un […]

Matthew Malsky ‘Geographies & Geometries’

(Ravello 2014) Tra i due termini cui il titolo del Cd del compositore Matthew Malsky allude, è il primo a prevalere. Uno spirito di geometrica esattezza pervade tutti e cinque i brani qui presentati, improntati a una razionale ma ispirata economia dei mezzi. Le geografie sono gli spazi che le composizioni (cameristiche) dovrebbero aprire nell’ascoltatore: […]

Sarah Wallin Huff ‘Soul of the Machine’

(Navona 2014) Può l’anelito all’espressione di istanze emotive accordarsi con la fascinazione per l’astrazione matematica? Parrebbe di sì, trattandosi di aspetti diversi che abitano il nostro mondo; ma ci vuole fantasia d’artista per realizzare il connubio in maniera felice. Ci prova, e in parte ci riesce, la giovane compositrice Sarah Wallin Huff, che è anche […]

Walter Ross ‘Triumvirate’

(Ravello 2014) Secondo CD per la Ravello del compositore americano Walter Ross. Le qualità che avevamo scoperto e apprezzato nel precedente capitolo discografico – le armonie neomodali e pandiatoniche, la stratificazione ritmica, il lirismo di carattere pastorale dei movimenti lenti – permangono in tutti e tre i concerti qui presentati: nell’ordine, per contrabbasso, pianoforte e […]

Dominic Lash Quartet ‘Opabinia’

(Babel Label 2014) Sintesi attuale ed accessibile ‘Opabinia’. Notevole raccolta di composizioni per interpreti impro, assemblata dal contrabbassista britannico Dominic Lash. Affiancato dal pianista Alexander Hawkins (di cui parleremo a breve del suo ottimo “Song Singular”), dal sax tenore/clarinetto e dalle percussioni degli spagnoli Ricardo Tejero e Javier Carmona, Lash, organizza un percorso espositivo, che […]

Patrizia Oliva / Gustavo Costa ‘Frogs’

(Sonos 2014) Ci vuol coraggio, consapevolezza e più di un grammo di fanciulla follia, nel presentarsi cosi nudi e fragili. Percussioni, voce e corpi in movimento, esposti in performance istantanea, sulle rive di uno specchio d’acqua dalle parti di Luminasio (Marzabotto). Un’istintiva relazione/interazione con l’ambiente circostante, che si snoda lungo un’ariosa serie di delicati call […]

Street Priest ‘More Nasty’

(Humbler Records 2014) Espressione tutta ossa e spigoli esposti, quella degli statunitensi Street Priest. Convulsioni e rattrappimenti per chitarra, basso e batteria da Oakland, in modalità istantanea free noise. Amici e collaboratori di tipetti come Bill Orcutt e Weasel Walter, gli Street Priest, frammentano e sparpagliano detriti tutt’attorno. Un percuotere in random e accenti metallici […]

Thot ‘The City That Disappears’

(Black Basset Records 2014) Un’innocua e risaputa sbobba di rock elettronico 2.0 dal Belgio.Tutta plastica, chitarroni e bassoni, epica decadenza, compressione metropolitana e vertigine.Lasciate perdere industrial rock o noise, siam dalle parti del genio farlocco Reznor e dei Depeche Mode (senza nessuna Personal Jesus ad incendiar l’aria).In più d’una nostalgica pista disco dark, potrebbe sfracellare.Stucca […]