(Hubro 2015) Onirica e fluttuante la proposta del musicista e compositore norvegese Lars Myrvoll. The Island Band, è un’ampia orchestra che accoglie componenti di band scandinave come Ultralyd, Splashgirl, MoHa, Sheriffs Of Nothingness, Datarock, Møster e Kråkesølv. Un sognante panorama di chitarre acustiche, pianoforti, bassi, viole, violini e tube, zither, programmazione e synth, batteria, voci, […]
Archivio Categoria: Storico
(Autoproduzione 2015) Siculi con base a Milano, i quattro de La Banda del Pozzo esordiscono con dieci brani degni di una balera “chic” (cfr. Little Miss Sunshine), dove magari si spizzica vegano tra un Marc Ribot e un Vinicio Capossela. Tutti molto simpatici e assennati (L’illusione ti fa bella), questi pezzi: Ezio Castellano e Rosario […]
(Label Discipline 2015) Il primo ep de La Suerte si chiama “L’origine”; in copertina, non a caso, l’immagine sfocata de “L’Origine del mondo”, celebre quadro di Gustave Courbet ad introdurre il mood del lavoro. Un ep intriso di cantautorato folk/rock, contenente quattro track, che racconta le sfaccettature dell’animo umano, spaziando dalla rassegnazione alle frustrazioni, dalla […]
(Autoprodotto 2015) The Hunting Dogs è un duo italo-croato molto interessante composto da Marco Germini e Alba Nacinovich. I due s’incontrano durante gli studi jazz al Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste nel 2012 e decidono di avventurarsi in un progetto sperimentale; il risultato è l’ep “Out To Hunt”, autoprodotto e composto da tre inediti e […]
(Karlrecords 2015) La composizione di Rheinhold Friedl, che riprende l’omaggio a Iannis Xenakis cominciato con Xenakis (a)live del 2007, è qui eseguita live dai grattatori di cielo (gli Zeitkratzer): un’orchestra da camera “amplificata”, attiva a Berlino. La musica è sperimentale, sperimentalmente noise; i paesaggi sonori che vengono attraversati non sono ospitali, ma graffianti (non poteva […]
(Karlrecords 2015) Gli Zeitkratzer, qui integrati dalla voce sciamanica (a volte gutturale, a volte ansimante) di Keiji Haino, eseguono la celebre, estremamente ardita, composizione di Karlheinz Stockhausen del 1968. Una performance intensa, ricca di tensioni (sono spesso i tessuti timbrici e gli spostamenti microtonali a generarle), che evoca riti ancestrali, abissi senza fondo, sinistre sensazioni […]
(Bosco Rec 2016) Sintetizza e riepiloga schianto e tonfo fra dentro e fuori “Radio Stridentia”. Per l’ennesima volta, ma con maggior (parrebbe) ambizione strategica. Al solito e al netto di fraintendimenti, sempre/comunque da posizione defilata. L’esposizione in piena luce ad accentuarne la frenesia del movimento di fuga. In equilibrio fra rovina elettrica e scomposizione/fessurazione digitale. […]
(Bowindo Recordings 2015) Un brivido di flicorno poi un rombo/tremito opprimente, un cielo plumbeo che non si tiene più insieme, sagome d’uccelli a sfrecciar a capofitto nella tempesta in arrivo, richiami e grida in prossimità delle nubi mentre più in basso, il movimento s’infittisce in cerca di riparo. Questa l’apertura di “Le Retour Des Oiseaux”, […]
(Boring Machines / Old Bicycle Records / Neon Produzioni 2015) Pubblicato originariamente nel 2014 per la propria pagina Bandcamp, “Pondfire” è album struggente che trova giusta e meritevole collocazione fisica (vinile). Paul Beauchamp (cofondatore del collettivo sperimentale Radon, negli industrial/tribal Sikhara, Almagest! e Blind Cave Salamander dopo il suo approdo a Torino), ricorda e omaggia […]
(Ravello 2015) L’orchestra da camera dell’Università dell’Illinois esegue il sequel de ‘L’histoire du soldat’ di Strawinsky, nei cui confronti Stephenson non nasconde un evidente debito estetico. La musica viene ripresa da dove il compositore russo l’aveva lasciata: un assolo di percussioni. Sebbene non spicchi per originalità, è un lavoro di cui si apprezza la scrittura […]