(pFmentum 2014) L’incontro col trombonista/compositore del Missouri, Michael Vlatkovich, non si fa mai attender molto. Ed ogni volta è un piacere, poiché come leader o co-lead, grazie a un’ispirata e bizzarra vena compositivo/esecutiva (intrisa di pungente sense of humor), riesce quasi sempre a rimarcar una sensibile distanza, dal grigio borbottio che spesso affligge analoghi percorsi. […]
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(Old Bicycle Records / Under My Bed Recordings 2014) Riluce ferina, la decima uscita della serie Tape Crash.Che nel primo lato dello split, Balestrazzi accende di umori soundtrack cosmico/elettroacustici (in progressivo disfacimento), non esenti da rifrazioni d’impalpabile folk (sognato/disturbato).Una ballata in tre parti (dedicata al Minotauro di Dürenmatt) che s’allunga fra detriti, pulsioni etniche e […]
(Pinna Records 2014) Un Ep di sei brani che rileggono, nell’ottica della composizione colta, la forma del tango: questa la scelta che la Pinna Records ha compiuto per celebrare la propria entrata sulla scena discografica internazionale (insieme a un cd di brani pianistici del compositore Mamoru Fujieda, che recensiremo prossimamente). Che il tango fosse molto […]
(Splasc(H) Records 2014) Versi e parole che giungon dal 1500, intorno e dentro il concetto di gabbia. Costrizione fisica e dell’anima, talvolta, rassicurante e soffocante fra le pareti che ci costruiamo attorno nel quotidiano. D’asciutta efficacia e repressa (sinuosa) veemenza. Con la voce che sciolti i legacci che l’ancorano al testo, diventa rantolo, soffio e […]
(Pfmentum 2014) Interno ed esterno, gesti, forme e luoghi. (Quasi) chamber music per sola voce. Tra risonanze, illuminazioni, ciclicità, ambienze e body language. Composizioni aperte, riprese in località dalla particolare risposta acustica. Una casa nel parco naturale di Joshua Tree, un acquedotto nel San Francisco Canyon, il California Institute For The Arts, stralci di viaggio, […]
(Splasch(H) Records 2014) Dopo il forte impatto emozionale di “E(x)stinzione”, l’unità Enten Eller, si raccoglie attorno un’esposizione maggiormente intima, che predilige la costruzione e risoluzione di fasi strumentali, dense d’istintuale autocritica. Sottraendo con fluida energia, retrocedendo in attento e reciproco ascolto, congegnando proposizioni condivise su cui stratificare con forza concetti ed azioni. Torna a collaborare […]
(Samo Records 2014) Ascoltando questo lavoro a sei mani, si respira spesso un’atmosfera di sospensione particolarmente suggestiva. Un’atmosfera che a tratti sa di un futurismo avanguardistico retrò che ci espone a un’intensa interrogativa perplessità, come recitano i titoli, quanto mai azzeccati, della sesta e della quattordicesima e ultima traccia (Perplexity 1 e Perplexity 2) di […]
(Red Cat Records / Audioglobe 2014) Capisco che i Crazy Rain non vogliano essere da meno di tutte le altre band italiane e, sperando pure nell’interessamento del mercato estero, quindi debbano scrivere necessariamente in inglese, pure quando proprio non servirebbe (tipo negli special thanks) ma se dovessi dar retta alla mia vecchia fissa di scovare […]
(Navova 2014) Musica schietta, sincera, diretta, quella del compositore Scott Pender. Musica che arriva dritta al cuore dell’ascoltatore, rifuggendo volutamente le astrazioni e le complicazioni eccessive, avvalendosi piuttosto di armonie ampie e di una cantabilità distesa, di gusto popular, che gli archi – i brani qui presentanti sono infatti un trio per archi e tre […]
(Navova 2014) La musica del compositore Jeffrey Jacob (già noto come direttore d’orchestra) celebra con forza la potenza narrativa ed espressiva della melodia. Tanto i brani cameristici come quelli orchestrali qui presentati sono pervasi da un senso di inquietudine, disagio, malinconia; ma, come l’Autore ama dichiarare, l’oscurità prelude sempre alla luce. Questo viaggio salvifico, Jacob […]