(La Grande V/Audioglobe 2013) I Polar The Masses passano all’italiano. Hanno deciso di cambiare (forse temporaneamente) idioma, dato che queste canzoni sono nate in italiano e hanno ritenuto opportune lasciarle così. La riuscita è molto buona, anche in virtù del fatto che il sound è prodotto da una chitarra, un basso e una batteria, anche […]
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(Aut Records 2012) S’accende, nell’espansione collaborativa/integrativa, la formula dei tre fiati trevigiani (Ivan Pilat, Davide Lorenzon, Alberto Collodel). Che in “Bootstrap Paradox”, grazie al contributo della tromba e clarinetto di Alessio Faraon e Oreste Sabadin, si traduceva in composizioni istantanee, scattanti ed essenziali. “The Exit Door Leads In” è faccenda di carne a crescer intorno […]
(Blinde Proteus/Disco Dada 2013) Il nuovo lavoro della cantautrice faentina è un concept nel senso più tradizionale e meno pesante del termine. Il pensiero che sta alla base del disco riguarda il conflitto inconscio tra due estremi: uomo/donna, libero/schiavo, esteta/asceta. Tutto il disco, dinque, ruota attorno ad una dicotomia, con testi introspettivi, seppure scritti in […]
(Setola Di Maiale 2012) Nodosa contemporanea strappata. In composizione istantanea di matrice free, curiosa ed appassionata. Dall’andatura fortemente aliena, al ritmo del centro del mondo. Che puzza di Est, di metalli percossi ed involucri trascinati. Di Oriente, fra campane ed acquitrini. Del delirio visionario di “Fitzcarraldo”. Impervia e tempestata di fratture. Nel gesto che precede […]
(fromSCRATCH/HysM?/Eclectic Polpo/A Shame/Charity Press. 2012) Una delle coppie più strane dell’indie italiano, quella formata da Gli Putridissimi e i Luther Blisset. Questi due gruppi hanno deciso di condividere questo split fatto di quattro brani, due per ciascuno, che verrà diffuso su cassetta. I primi, band da forti connotati jazz, partono dai canoni di questo genere, […]
(Schraum 2012) L’esordio del trio berlinese Attacca, è collezione notevole, di affascinanti lividi bluastri. Impro, in tremito controllato. Fra riverbero di corde no wave ed Aufgehoben senza propulsione ritmica. Con sgretolata attitudine quasi soundtrack (a campo desolato/lungo), lisergico/detritica. Matthias Müller, Dave Bennett ed Axel Haller (trombone, chitarra, basso), si producono in dieci numeri, che si […]
(Seahorse 2012) È un disco molto particolare l’ultimo lavoro dell’artista napoletano. Si caratterizza per essere complesso, apparentemente di impatto immediato, ma in realtà denso di spunti interessanti sia sotto il profilo dei testi, che per quanto riguarda il sound. I toni e le ambientazioni sono avvolgenti, ma alla fine dell’ascolto emerge un retrogusto agrodolce e […]
(Splasc(h) Records 2012) Fra composizione e spazi improvvisativi.Ricerca colorata e severa, quella del chitarrista Lanfranco Malaguti.Fra tonalità ed atonalità.Cellule melodiche in ripetizione insistita, lungo un percorso complesso e non usuale.Dove la percezione del disegno complessivo, la vince sugli inserti solisti.Affascinante ed avventuroso (pur se con qualche passaggio, troppo astratto ed inafferrabile).Flauto, sax, chitarra e batteria […]
(Another Timbre 2012) Sessione elettroacustica riduzionista, organizzata a distanza.Io mando un frammento a te, lo elabori e lo spedisci ad x, che poi, a sua volta, lo gira ad y.Ognuno ci aggiunge il suo bel nulla, incartato di santa retorica sperimentale.Peggio del peggior prog.Vuoti, scricchiolamenti (digitali? Analogici? Ce ne fregasse qualcosa…), masse pericolose per le […]
(Another Timbre 2012) Impro filiforme per corde.Fissata nell’attimo, presso la chiesa di St. Anne And St. Agnes a Londra.Detritica, stratiforme ed in aperta relazione, con il silenzio circostante.Per violino, piano e zither (Angharad Davies, Tisha Mukarji, Dimitra Lazaridou-Chatzigoga).Dove spesso la voce degli strumenti, finemente sollecitata, pare tramutarsi in estensione elettronica.Un dialogo fitto e tranquillo, fatto […]