(Minimal Resource Manipulation 2020) Secondo volume per la compilation voluta dal londinese ricercatore di suoni Matthew Atkins. Trovarobato casalingo, strutturato in brevi file audio (due o tre minuti), che gli artisti invitati, ricevono e martellano liberamente senza costrizione alcuna. Movimenti materici per lo più, spazi aperti, ornitologia, qualche meccanismo in innesco, metalli dronanti, il microscopico […]
Archivio Categoria: Dischi
Album recensiti
(Artetra 2020) Composto come una serie di vignette che si affacciano su un mondo sempre più antropico, il lavoro di German Army rende omaggio a un’estetica lo-fi fedele ai nastri e a quella cultura. Esce originariamente su cassetta, infatti: e il suono è fatto di microsolchi, e le tracce sono overdub magnetici di situazioni musicali […]
(Mercury KX 2020) Con un suggestivo video girato da un drone che immortala le sconfinate terre australiane e l’infrangersi delle onde dell’oceano, accompagnato dal brano Antoniette Boulevard, Luke Howard presenta il suo nuovo lavoro dal titolo ‘All That is Not Solid’. Un cd nato dai concerti Live tenuti in Australia, in cui l’autore ha improvvisato […]
(Autoproduzione 2020) Ci sono i due computer di Gianluca Favaron (Under The Snow / Vetropaco / Zbeen e tanto altro) e Fabio Ricci (Vonneumann / dTHEd), che cominciano a scambiarsi un bel tot di materiali. I due, annuiscono e osservano l’intruppo in divenire. C’è poi la presenza e l’interazione della rete neurale di Verena Becker, […]
(Amirani 2020) Un lungo colloquio strumentale (50 minuti) che evita l’ovvio e rimbomba d’urgenza consapevole e divertita. Son fitte fasi e qualche più ampia spaziatura,sempre in carezzevole, stretto avvitamento. A generar scintillio infinito come due incrollabili saldatori. Che ti prendono e sbatton un poco nella stanza senza abbisognar di nulla. E in mare aperto (intorno […]
(Cantaloupe Music 2020) Il minimalismo musicale si basa su un principio piuttosto uniforme e semplice, che consiste nel combinare la ripetizione ostinata di una o più cellule melodico-ritmiche con la introduzione di piccole ma costanti variazioni che permettono all’autore di sviluppare la propria intenzione espressiva. Un tale principio può altresì dar vita a poetiche e […]
(Dugnad Records 2020) L’articolazione strutturale di questo lungo brano (38 minuti) della batterista e compositrice slovacca Michaela Antalová per un’orchestra di 14 elementi eseguita dall’ensemble norvegese Ojkos (la cui formazione di 11 strumenti è integrata per l’occasione da arpa, violino e sassofono contralto) sembra piuttosto tradizionale e, almeno al principio, sembra scorrere placida nell’alveo del […]
(I, Voidhanger Records 2020) Esordio “monstre” per la band belga Neptunian Maximalism, definita una comunità di “ingegneri culturali’ a line-up variabile, composta in questo album dal multistrumentista Guillaume Cazalet (Czlt, Jenny Torse, Aksu), dal sassofonista Jean Jacques Duerinckx (Ze Zorgs) e da due batteristi Sebastien Schmit (K-Branding) e Pierre Arese (Aksu). L’album, che esce per […]
(À tant rever du roi/Luk 2020) “And we shine” è il secondo disco di questo gruppo francese, a due anni dall’esordio. I Princess Thailand si esprimono con un’intrigante miscela di post-punk, no wave e noise. Spesso robotici e schematici evocano in molte occasioni alcune ambientazioni dei primi Killing Joke e Bauhaus. Tuttavia, la voce femminile […]
(October tones 2020) Nati una decina di anni fa, i francesi Hermetic Delight pubblicano il loro primo album, dopo tre Ep e un numero imprecisato di concerti. Ispirati dalla prima new wave, quella che per intenderci flirtava molto con melodie e ambientazioni pop, in queste dieci tracce vengono fuori sonorità in parte vintage, che sanno […]