Archivio Categoria: Dischi

Album recensiti

Daimon “Dust”

(Silentes Minimal Editions 2018) Attacca All the Dead Dreamers ed è all’istante pura libidine drone. Un vigoroso mantello di ambient music domina i nostri corpi, crescendo vistosamente nella tensione e nel volume, facendosi lievemente infastidire da un pulviscolo di suoni disturbati di varia derivazione. Su queste coordinate si va a sviluppare il secondo lavoro firmato […]

Matt Weston ‘This Is Your Rosemont Horizon’

(7272 Music 2018) Uscita più lunga e articolata rispetto alle ultime veloci sortite cui ci aveva abituato. Riecco a noi il batterista/percussionista/compositore statunitense Matt Weston, che in occasione di quest’album 12”, si concede una performance più distesa e colloquiale. Siam sempre nell’ambito di un post-disastro elettroacustico che ingloba materia, elettronica disgregante e qualche registrazione d’ambiente. […]

Enzo Beccia ‘Per chi viaggia leggero’

(Autoproduzione 2018) Come canta in Non di vento ma di parole, a Enzo Beccia, uno dei tanti per i quali Milano ringrazia la Regione Puglia (immagine ben evocata nell’accorata elegia fuoricasa Che si dice a Milano?, senz’altro la canzone più riuscita tra le sette e mezzo di “Per chi viaggia leggero”), piace andare controcorrente. Ai […]

MinimAnimalist ‘W.O.K.’

(Autoprodotto 2018) Davide il topo e Fabio il gorilla sono i due musicisti che compongono i MinimAniamlist, che esordiscono con questo lavoro. Se i testi sono in italiano, il sound è decisamente di matrice Usa, essendo sospeso tra il blues e lo stoner. In altre parole suonano come se volessero fondere le sonorità dei primi […]

Bruxa ‘Glauco svegliati, è il primo dell’anno scorso’

(Autoprodotto 2018) I maceratesi Bruxa esordiscono cone questo lavoro tagliente, nel quale esprimono la loro passione per noise, math, stoner e grunge. Tuttavia, il quartetto non è di primo pelo, perché i membri del gruppo hanno avuto altre esperienze in gruppi marchigiani, tra i quali i Drunken Butterfly. In ‘Glauco svegliati, è il primo dell’anno […]

Oteme ‘Il corpo nel sogno’

(Ma.Ra.Cash Records 2018) Stefano Giannotti, anima e corpo del progetto Oteme, è un musicista colto e sognatore, che nuota a suo agio tra gli strascichi algali delle varie avanguardie del Novecento: dalla dodecafonia e oltre (Nascita dei fiori. Il cimitero delle fate pare Sciarrino) al progressivo canterburiano e alla musica da strano sottofondo librario (Orfeo […]

Dirk Serries ‘Epitaph’

(Consuling Sound 2018) Dirk Serries, dopo la ristampa in box dell’esperienza Vidna Obmana, recensita in questi frangenti (precisamente qui), esce con questo album che, sue parole, costituisce una sintesi del suo percorso rivolto alla creazione di ambienti sonori opalescenti e luccicanti, con il minimo armamentario musicale possibile. Nello specifico una chitarra e un computer per […]

Frode Haltli ‘Avant Folk’

(Hubro 2018) Un dolce ritmo, uno shuffle popolare, brillante un dialogo di corde / mantici e fiati si alza leggero ad intercettar l’orizzonte (Hug). Spaziature desertiche, introverse e dolenti, in equidistante sospensione fra Africa e Balcani (Trio). Rituale pow-wow, in tesa e progressiva tracimazione, lisergico nel suo bagliore (Kingo), che si accende di tradizione nordica […]

Christopher Chaplin ‘Paradise Lost’

(Fabrique 2018) Seconda opera solista per il musicista e compositore sperimentale (figlio d’arte con la A maiuscola), Christopher Chaplin. Ispirato dal poema epico di Milton, il seguito dell’acclamato “Je Suis Le Ténébreux” del 2016, si dipana come una opalescente rappresentazione in cui acustico e digitale, input classici e disfacimenti del suono, sezioni di austero e […]

Tony Malaria ‘Number Thirteen’

(Edwood/Doppio Zero 2018) Tony Scafidi/Malaria è un busker-one man band siciliano dotato di chitarra elettrica, gran cassa e charleston. In “Number thirteen” canta tredici brani abbastanza monocordi, lo-fi e con un esplicito riferimento a J Masics. Il lo-fi di questo disco deve molto al folk-blues di quasi un secolo fa, attorno a cui il siciliano […]