Archivio Categoria: Dischi

Album recensiti

Gianni Lenoci – Francesco Cusa ‘Wet Cats’

(Amirani Records 2017) Notevole prova d’improvvisazione avanguardistica, l’album suonato e prodotto da Gianni Lenoci (pianoforte, piano preparato, flauto) e Francesco Cusa (batteria) propone più di 51 minuti in cui si svolge un ininterrotto dialogo musicale, ricco di episodi diversi. È carico di empatica espressività il sound generato dal duo, che invita l’ascoltatore a partecipare a […]

Destroy all Gondolas ‘Laguna di Satana’

(MacinaDischi/Sonatine Produzioni/Death Crush Distro/Crampi/Shyrec 2017) Nati nel 2012, dopo aver pubblicato un sette pollici, questo lavoro è il primo full-leight dei Destroy All Gondalas, power trio Veneto, i cui componenti hanno avuto esperienze musciali in altri gruppi, tra cui Gonzales e Minkions. I veneti si esprimono con un garage punk sospeso tra il metal, il […]

Bushi ‘武⼠’

(Dischi Bervisti 2017) I Bushi sono un trio capitanati dal polistrumentista e neo membro di Bologna Violenta, Alessandro Vagnoni, che si ispirano all’epopea dei Samurai, caratterizzato dalla contraddizione tra fierezza e disonore, raffinatezza e crudeltà, prestigio e decadenza. Gli otto brani in scaletta sono brevi componimenti in versi, sostenuti da un sound che trova i […]

Lisa Mezzacappa ‘Glorious Ravage’

(New World Records 2017) Il nuovo progetto della contrabbassista Lisa Mezzacappa nasce dalla collaborazione tra 14 performers provenienti dalla scena jazz della San Francisco Bay e 4 film makers: il frutto di questa sinergia è un ‘ciclo panoramico di canzoni free jazz’ dedicate ad alcune avventurose figure di esploratrici del XIX secolo. Dieci tracce affascinanti […]

Roomet Jakapi – Mart Soo ‘Ärkvelsilm’

(Improtest Records 2017) Buffa e inquietante è la voce cartoonistica di Roomet Jakapi (impegnato anche all’elettronica), supportata dalle note della chitarra di Mart Soo. Insieme il duo estone dà vita a un’atmosfera da racconto fantasy. Ma sarò lapidario: in generale la musica qui proposta non mi entusiasma un granché. Se conoscessi l’estone, forse l’apprezzerei di […]

John Robertson ‘Vallarta Suite’

(Navona Records 2017) Uno stile indubbiamente post-romantico quello del compositore neozelandese John Robertson, intriso di idee melodiche e armoniche tonali di piacevole ascolto. Nella ‘Vallarta Suite’ questo suo linguaggio caratteristico è principalmente a servizio della descrittività. Scene di vita nella città turistica messicana di Puerto Vallarta vengono, infatti, rappresentate musicalmente: dalle serene melodie della passeggiata […]

Jane Antonia Cornish ‘Into Silence’

(Innova Recordings 2017) Molto interessante il nuovo CD dell’autrice inglese Jane Atonia Cornish, che elabora, in questo lavoro, uno studio compositivo intorno al “concetto” del silenzio. Musica meditativa e profondamente introspettiva, fatta di attese, staticità e ripetizione armonica, senza dubbio di grande fascino e forte impatto emotivo. Già dalla prima traccia Memory of Time si […]

Move (9) ‎– ‘Hyvinkää’

(Unisono Records 2017) L’album presenta il concerto svolto nel settembre 2016 dal collettivo Move all’ Hyvinkää Art Museum di Helsinki. I musicisti (Adam Pultz Melbye, contrabbasso; Dag Magnus Narvesen, batteria; Achim Kaufmann, piano; (Harri Sjöström, sassofoni; Emilio Gordoa, vibrafono) si esibiscono in una improvvisazione acustica collettiva (con qualche elemento precomposto), che genera atmosfere coinvolgenti ed […]

Trio Quater ‘Trio Quater’

(Easy Finger 2017) Tre chitarre (classiche e acustiche), a darsele di santa ragione fra composizione e passaggi improvvisativi. Le coordinate, son quelle di un’alternanza tra un rilassato suono folk leggermente cotto dal sole ed evoluzioni latineggianti a maggior caratura virtuosistica. Fra Appalachi e attimi d’introversione da bruma europea sicuramente il bel fascino dell’opener The Wizard, […]

Craig Taborn ‘Daylight Ghosts’

(ECM 2017) Insieme a Brad Mehldau, Jason Moran, Vijay Iyer e pochi altri, Craig Taborn si può probabilmente considerare come uno dei pianisti jazz “relativamente giovani” (intendendo con ciò i pianisti nati nella prima metà degli anni Settanta, quando si andavano affermando in modo definitivo coloro che ormai consideriamo dei veri e propri maestri: Hancock, […]