Archivio Categoria: Dischi

Album recensiti

Noah Preminger ‘Meditations on Freedom’

(Noah Preminger 2017) Un po’ troppo infarcito di retorica della libertà, il lavoro del sassofonista Noah Preminger – una delle stelle emergenti del jazz contemporaneo – si fa notare subito piuttosto per il contributo timbrico della tromba di Jason Palmer. Ma ciò nulla toglie ai meriti del virtuosismo solistico del leader (tecnicamente ineccepibile) nonché a […]

Jonathan Santore ‘There Are Many Other Legends’

(Navona Records 2017) Un CD di ottimo spessore, questa produzione Navona Records, che raccoglie la produzione corale del compositore americano Jonathan Santore. Uno stile, il suo, molto vicino alla tradizione corale anglosassone, dotato di una vena musicale delicata ed ispirata. Le composizioni sono, infatti, di grande fascino e sono tratte, per la maggior parte, da […]

Stephen Ruppenthal ‘Flamethrower’

(Ravello Records 2017) Le cinque composizioni innovative e sperimentali contenute in questo CD, senza dubbio orientate verso una ricerca profonda dei timbri e degli effetti producibili attraverso lo strumento sono ottimamente eseguite ed interpretate dal virtuoso Stephen Ruppenthal. La sua tromba (o flicorno soprano a seconda dei casi), è sempre accompagnata da basi interattive ed […]

Brian McCarthy Nonet ‘The Better Angels Of Our Nature’

(Truth Revolution Recordings Collective 2016) Un disco molto americano e democraticamente patriottico, che medita sulle follie della guerra e della schiavitù, quello del nonetto capeggiato dal sassofonista alto e soprano Brian McCarthy. Il gruppo presenta uno swing convincente, potente e rapido (tranne che nella malinconica ballad Weeping, Sad and Lonely) e un tessuto sonoro assai […]

Many Others ‘Aggression of Paradox’

(Archivio Diafonico 2017) Il batterista Francesco Gregoretti è un acceso agitatore della scena avant-improv partenopea, e il chitarrista destrutturatore Olivier Di Placido, seppur sveli una nazionalità transalpina, è da tempo assiduo frequentatore della Napoli più sotterranea e underground che vi sia al momento. Non è un caso quindi che questo progetto a due veda la […]

Libby Larsen ‘Lift me into heaven slowly’

  (Innova 2017) La compositrice Libby Larsen è capace di un’esplorazione assai raffinata e puntuale dello spazio vocale, con una preferenza accordata al dettaglio intimo, esistenziale. Le sue art songs, eseguite in questo prezioso disco dalla impeccabile Tracey Engleman – voce assai aderente alle richieste sceniche della scrittura della Larsen – e da Lara Bolton […]

Trevor Watts / Stephen Grew ‘All There Is’

(Discus 2017) Rigore e visione ad ispirato innesco istantaneo. Sette movimenti impro per piano (Stephen Grew) e sassofoni (Trevor Watts, nella metà dei britannici sessanta, fondatore con John Stevens dell’esperienza Spontaneous Music Ensemble). Attrattive, rapide e spigolose osservazioni d’insieme. Dirette e crepuscolari sul limitar del torcicollo strumentale (Bird’s Eating), frenetico/notturno incastro contemporaneo (They’re All Home), […]

Ghost In The House ‘Second Sight’

(Public Eyesore 2017) Tra passaggi che diresti revisione futuribile di umori arcaico/rituali alla Third Ear Band (l’iniziale e serpentella Ghost Train, la risonanza incantatoria di Innocence Walk A Dark Path), surreali astrazioni microtonali proiettate su fondali alla Moondog (Metal Land Miniatures), propensi nel combinar all’occorrenza, cameristiche dronanze metallico/aliene e flussi di allucinatorio spoken/noir (The Dream […]

Nitritono ‘Panta Rei’

(Edison Box/DreaminGorilla Records/VOLLMER Industries/Insonnia Lunare Records/Tadca Records/Brigante Records 2017) Scorre bene il flusso sonoro del duo cuneese Nitritono, ovvero il batterista Luca Lavernicocca e il chitarrista Siro Giri (anche alle urla roche e stizzose), che ammanniscono otto tracce di reale pesantezza rumorosa (non così consueta oggigiorno) registrate da Enrico Baraldi, con qualche disciplinata malinconia molto […]

David DiChiera ‘Letters & Fantasies’

  (Innova 2017) David DiChiera (1935) è un affermato compositore americano di origini italiane, non solo attivo come musicista ma anche come organizzatore: è stato il primo direttore generale della Michigan Opera Theatre, a conferma del suo interesse (peraltro, anche musicologico) per il melodramma. Se dovessimo sottostare alle categorie di moda, dovremmo definire DiChiera come […]