(Araghost Records 2017) Il loro nome è stato preso in prestito da una canzone dei Mudhoney, quattro diavolacci intenti a maciullare un trito di garage(psycho)roll che deraglia spesso in pasticci di sovversivo punk blues, in misture di obscura wave (le movenze dominatrici del basso nel cuore di 777, Magicabus) e voodoo surf. L’immaginario dei MCBS, […]
Archivio Categoria: Dischi
Album recensiti
(Amirani Records 2017) “Aural Vertigo” documenta due lunghe performance tenutesi durante il tour finlandese che ha visto protagonista il sestetto internazionale, ensemble nato in particolare dalla collaborazione tra i due sassofonisti Gianni Mimmo e Harri Sjostrom, entrambi sopranisti con un’aggiunta del sopranino nelle mani del secondo. A completare l’organico troviamo Alison Blunt al violino, un […]
(Innova 2017) L’eternità può assumere molteplici forme: l’esplorazione di questo apparente paradosso è la sfida raccolta da questo Cd Innova, che vede per protagonista Sophia Subbayya Vastek al pianoforte. La serie dei brevi Dream di John Cage, circolari e onirici, intervallano le due composizioni di Michael Harrison, in cui il flusso melodico del pianoforte in […]
(Navona 2017) Compositore e chitarrista italiano nato nel Nuovo Messico, Giovanni Piacentini ama esplorare i contrasti, i giochi chiaroscurali (come suggerito dal titolo) nei cinque introspettivi studi per chitarra acustica (da lui stesso suonata), dove ogni suono (talvolta amplificato o dilatato elettronicamente) è caricato di pregnanza espressiva, e in Chasing Shadows, dove si avvale di […]
(Thisco 2017) Il progetto experimental del portoghese Fernando Cerqueira aka Rasalasad (nonché founder della Thisco) a diffonder nell’ambiente una serie di collaborativi tre pollici nell’ambito della serie THISOBEY. “Apophenia”, strutturato con il suo collega di label Shhh…, a delinear un panorama di beats e drones di fattura post industrial, crepuscoli di tremolanti corde ed espansioni […]
(Crónica 2017) Destrutturazione sintetica e materiali concreti, stratificati o ad incastro forzato. Nel classico stile della label portoghese, field recordings (belli e molto quelli raccolti in Asia) e manipolazione digitale. L’effetto, è una coltre sfocata e sfrigolante a ricoprir passaggi di materia viva che accendono più di un’immagine in fondo alla scatola cranica. Elettroacustica evocativa […]
(4aroom Records 2017) Il quintetto emiliano My Monthly Date debutta sulla lunga distanza con questo Chaos Theory, album risonante ed epico come un Simple Minds 2.0 (cfr. My Horizon). I chitarristi e tastieristi Francesco Bernardi e Andrea Ricchetti, il batterista Matteo Panizzi, il bassista Alberto Raho, il cantante Andrea Gallinella partono atmosferici e liquidi (Butterfly), […]
(Playbrown Group/IRD 2017) Raffinato e assennato (cfr. l’incipit Just Now o la dichiarazione d’intenti Balanced Life), il chitarrista (acustico ed elettrico) e cantante pugliese Giuliano Vozella vorrebbe, modestamente, assommare in questa raccolta Carl Wilson e Cat Stevens (Even The Rain); ovvero cantabilità sincera da pop “alto” (aggiungiamo, Joni Mitchell), senza rinunciare alla ricercatezza degli/negli arrangiamenti […]
(Aagoo/In the Shit/2017) Inutili e Hallelujah! due gruppi fuori dagli schemi si sono uniti per questo split. Il gruppo di Teramo propone tre brani. Parte con il techno-hc compulsivo di Mice, prosegue con le evoluzioni melodiche, confuse e dense di rumore lavico di Here comes the horizon e si ferma negli abissi di Down to […]
(Arsenic Solaris / Opax Records / Up Against The Wall, Motherfuckers! 2016) Rumori bianchi, suoni concreti, ronzii elettronici compongono la musica di questo disco. Una stasi musicale, a dire il vero: sembra che ci si soffermi troppo in certe zone sonore, come in una sorta di autocompiacimento. Non si sentono parole, e le voci di […]