Archivio Categoria: Dischi

Album recensiti

Wolfert Brederode ‘Ruins and Remains’

(ECM Records, 2022) ‘Ruins and Remains’ è una suite per pianoforte quartetto d’archi e percussioni scritta dal pianista olandese Wolfert Brederode nel 2018, per il centesimo anniversario della Prima Guerra Mondiale. L’incisione nel CD ECM del 2022 suggella in modo definitivo, la bellissima musica di Brederode. L’ensemble che dà vita alle note è formato da […]

Michael Byron ‘Halcyon Days’

(Cold Blue Music 2023) Questa nuova, corposa uscita discografica della Cold Blue Music, ci offre l’opportunità di ascoltare alcune importanti composizioni per strumenti a percussione di Michael Byron risalenti agli anni Settanta del secolo scorso. Se Music of Steady Light (1978), scritto per ensemble di percussioni, richiama alla mente – vuoi per la notevole estensione, […]

Jet Set Roger and The Reindeers ‘In The Bleak Midwinter’

(Snowdonia Dischi/Audioglobe 2022) Il nuovo album di Jet Set Roger e The Reindeers è nella realtà una raccolta di dodici brani natalizi di poco di più di mezz’ora, che sin dall’iniziale It’s Christmas in the jet set (a political song) si mantiene nel solco di un’(apparentemente) assennata canzone britannica anni Settanta (chissà perché, a chi […]

Mad Meg ‘Who Deserves Ballons and Medals?

(Autoprodotto 2022) La band newyorkese, dedita ad un cosiddetto punk crooner noir, pubblica questo nuovo lavoro composto da sette brani molto variegati. Guidati da Ilya Popenko, poeta e cantante di origini russe, lunatico ed imprevedibile, i MM si muovono lungo le coordinate di un post-punk con molti addentellati, tra i quali riferimenti a performance teatrali […]

Sun Dog ‘Col Des Tempètes’

(Crónica 2022) Elettronica (ErikM) e voce (Isabelle Duthoit), a cercarsi fra movimenti materici e fissità sibilanti. Tra microinceppi e ricordi di azioni fisiche (Glacière), cupi crepacci in cui scivolare (Radome), echi, di quel che pare un flebile canto in lontananza, come ululato trasfigurato dal vento (Rocher de cire), ascolto di una pausa interiore (Trois faux), […]

Peter Garland ‘The Basketweave Elegies’

(Cold Blue Music 2023) Artista di punta della Cold Blue Music, il compositore americano Peter Garland (classe 1952) torna a incidere per l’etichetta di Jim Fox con un lavoro per solo vibrafono, il cui titolo è un esplicito omaggio alle opere dell’artista Ruth Asawa (1926-2013), le cui sculture con fili intreccianti in eleganti figure geometriche […]

Slowfoam e Neilll ‘Kindly’

(Lillerne Tapes 2022) In questo bel nastro, giocosi sgocciolii melodici, parecchio circostante che entra come field recordings, qualche spippolante ingrippamento digitale, acusticherie sparse/sperse e gentili masticamenti ambient come da prassi. Madelyn Byrd (Slowfoam) e Tim Bomberg (Neilll), se la viaggian tranquilli e svagati dove il baccano non s’incontra e la luce non ferisce gli occhi. […]

Fucked Up ‘One Day’

(Merge 2023) “One Day” è il sesto album in studio in ventitrè anni di carriera del quartetto canadese. La scelta del titolo rivela l’approccio che i FU hanno avuto rispetto alla compilazione di queste dieci canzoni, vale a dire che il gruppo si è autoimposto di scrivere e registrare le parti del disco in ventiquattro […]

Christina Vantzou ‘No.5’

(Kranky Records 2022) Il quinto album su Kranky per l’artista belga Christina Vantzou, coordina ed organizza una piccola orchestra di una dozzina elementi, che invece di crear massa, corron beati verso una forma di riduzionismo classico/ambient. La Vatzou, armeggiando fra synths, elettronica e field recordings, taglia via tutto il superfluo, concentrandosi su liquide bolle strumentali […]

Hiroshi Ebina ‘In Science And The Human Heart’

(Kitchen. Label 2022) Composto durante uno dei periodi di isolamento da Covid, “In Science And The Human Heart” del giapponese Hiroshi Ebina, è musicassetta andata da tempo nelle sue 100 copie, ma non trascurate il digitale in quanto, questa opera, con il suo minimalissimo incedere ambient, riesce ad accender più di qualche bagliore di interiore […]