(Autonomen Records/Just Like Heaven 2005) All’improvviso e prima di ragionare: una musica elettroacustica per qualche installazione lunare. (Con il senno di) Poi: i ricordi di Steve Reich nell’ostinato, ma anche qualche bagliore – ben accetto – della (ormai quasi) tradizione che è sempre più facile dimenticare: in particolare accenni/omaggi ai suoni di Risset, Truax o […]
Archivio Categoria: Dischi
Album recensiti
(Staubgold59/Hausmusik/Wide 2005) 2005: Harald Sack Ziegler si è costruito nel tempo una discreta fama nella sua Germania, collaborando con i Mouse On Mars e lo stimato F. S. Blumm – nei Sack & Blumm – in diverse produzioni discografiche; questo “Punkt” vuole mettere sin dal titolo un “punto” sulla carriera solista del musicista, mettendo in […]
(Riotmaker/Wide 2005) Con “Grand Master Mogol” gli Amari prendono consapevolezza della loro grande natura “pop”, oltre i generi e le possibili classificazioni. Perché Dariella (voce e chitarra), Pasta (voce, tastiere e discreta elettronica) e Cero (basso) sanno scrivere canzoni a presa rapida come poche/i – ascoltate Conoscere gente sul treno, Arte bruciante con coro hooligan […]
(Drag City/Wide, 2005) Si sentiva proprio l’esigenza di un disco all’insegna del cantautorato indie femminile e per fortuna ci pensa questo delizioso lavoro di Edith Frost, originaria di San Antonio (Texas), in passato in compagnia di alcuni dei maggiori protagonisti della scena avant-rock quali Gastr Del Sol, Eleventh Dream Day, Sea And Cake e […]
(Mutablemusic, 2005) È strano come la voce umana, non-strumento e proiezione dell’io, sia anche in grado di produrre alcuni dei risultati musicali più fortemente alieni e ostici. Mi sono appena imbattuto nel disco di Yuko Neuxs con i suoi scarsamente sostenibili vocalizzi infantil-elettronici ed ecco che mi ritrovo tra le mani questo cd di Thomas […]
(Striving For Togetherness Records 2004) Oh, ogni tanto devo dire che fa piacere ricevere un bel po’ di hardcore melodico vecchia scuola, pure se di origine teutonica. E’ palese già dall’ascolto della prima canzone di “The Ghosts Stopped Watching”, che i quattro tedeschi seguono la lezione Dischord abbastanza pedissequamente; non dimentichiamoci infatti il commento sociopolitico […]
(Autoprodotto 2005) Non sentivo una chitarra così riverberante da illo tempore…o giù di lì!…da un gruppo, poi, che gioca molto con le sonorità grunge da band anni ’90…Mah! È solo uno dei dubbi che si porta dietro “Giù nel buco”, Ep con cui si presentano i toscani Antinomia. C’è la volontà di spaccare il mondo […]
(Autoprodotto 2005) Quando gli stessi Marlene Kuntz provano, nei limiti, a non fare più i Marlene Kuntz, quando è il tuo stesso punto di riferimento a cercare, nei limiti, di “re-ingegnerizzarsi”, Margot dovrebbe interrogarsi… Quello che rimane dall’ascolto di un demo così perde ragion d’essere; rimane un altro demo con l’aggravante di essere mal focalizzato. […]
(Valium Records/Hellnation Store 2005) Con l’arrivo del nuovo anno, i The Miles Apart confezionano un doppio pacco regalo: al nuovo album in distribuzione proprio in questi giorni, i pesaresi aggiungono questa piccola raccolta di inediti. Un chicca di sette tracce, tutte b-sides registrate e raccolte nel loro peregrinare tra Germania, Giappone ed Italia dal 2000 […]
(Urtovox / Audioglobe 2004) Dopo un esordio che ha lasciato il segno (Soundproof, 2001), gli Ultraviolet Makes Me Sick sono tornati per spingere più in là il nostro labile equilibrio psichico e recidere i nervi che aveva sfilato penzolanti; sconquassati dal post-rock lisergico, nato dall’amalgama di chitarre lavorate ai ferri e dalla batteria jazzy che […]