(FatCat Records/Wide 2004) Per chi non li conoscesse i Black Dice vengono dalla Grande Mela e fanno elettronica d’avanguardia, discostandosi però parecchio dai più famosi (in Europa) Sigur Ros, anche questi ultimi con la FatCat. I BD sono infatti molto più caotici degli islandesi; di primo acchito verrebbe da menzionare un Aphex Twin meno danzereccio, […]
Archivio Categoria: Dischi
Album recensiti
(Dialsinfin 2004) Earzumba è un progetto che parte da molto lontano. Christian Dergarabedian (l’intestatario unico della sigla) è un musicista argentino con un notevole bagaglio alle spalle, è stato tra i membri fondatori dei terroristi sonori Reynols per poi affinare il suo stile poliedrico lungo una serie di collaborazioni importanti che lo hanno visto dividere […]
(Autoproduzione 2004) Il nome è molto impegnativo. Sarebbe come chiamarsi ‘metal’. Un azzardo? Una provocazione? Di gothic in questo doppio album c’è qualcosa. L’atmosfera, i testi, i rimandi. Però c’è anche molto di electro. Ci sono molti spunti. Molte intersezioni. Ma il rischio è che si vada a finire in una matassa difficile da sbrogliare. […]
(Dischord/Wide 2004) Minuto 36:51…fine di ‘Cough’,fine della storia, fine dei Black Eyes! Tutto si svolge a Washington DC: qui nascono, svezzati dalla Dischord, qui crescono (!?!), sotto la benedizione di Ian McKaye, insieme a gruppi quali EL GUAPO e Q AND NOT U (…e gia’ si parlava della nascita di una nuova scena!), e, ad […]
(Wallace Records 2004) Per i Bron Y Aur le difficoltà sembrano essere un buon viatico contro lo stress metropolitano, Milano è una città che quando vuole sà rendersi simpaticamente opprimente ed i Bron Y Aur in questo stato contingente sembrano sguazzarci. ‘Quien Sabe?’ è il loro terzo difficile disco ed il rock di partenza sembra […]
(Creative Works Records 2004) Un giorno di registrazioni e due fiatisti a confronto. Uno proviene da New York e rappresenta il perfetto esemplare di musicista in continuo movimento ovunque siano presenti sollecitazioni; un vero figlio del linguaggio globale verrebbe da dire. L’altro invece al contrario è poco avvezzo allo spostamento fisico, predilige viaggiare restando a […]
(Madcap Records Collective 2004) Freddy e Chiara Lee, che firmano questo disco con lo pseudonimo di Father Murphy senza sconfinare troppo dal (in realtà sconfinato) recinto delle sonorità della giovane ma già inconfondibile Madcap. Se la base di tutto il lavoro è naturalmente offerta dalle influenze rock nella sua ormai testata forma minimale, blues, e […]
(Shado 2004) Il motto – tipicamente britannico – che si suole consigliare alle giovani spose recita di portarsi sempre appresso ‘qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio e qualcosa di prestato’. Sembra coniato alla perfezione per quel crogiolo di ritmi e chitarre spezzate che formazioni come Rapture e !!! hanno recentemente e prepotentemente portato alla ribalta. […]
(Soft City 2004) Via. Via. Aprite le finestre e fate entrare lo smog intramuscolare. Staccate la tv, e magari anche un bel biglietto per l’inferno. E dimenticatevi le caotiche e perfette leziosità di Von Bondies e Yeah Yeah Yeahs; accantonate il divismo glamour da passerella di quei bei faccini Versace sporchi al punto giusto. Altro […]
(Madcap Record Collective 2004) Come dice una nota sul booklet stesso “only minimalist music inside here, and anything else”, e per minimale qui non si intente solo per quanto riguarda gli strumenti e la ormai tormentata struttura di canzone. La formazione forzatamente solitaria che consiste in Paolo “Little Brown” Moretti, rende nota la sua natura […]