(Fringes/2003) “Invisible Ear” è opera che se non correttamente maneggiata (?) può dar vita a notevoli incazzature ed anche forse ad atti di violenza sulla propria ragazza che vi sbeffeggerà per la presunta inculata che avete appena preso (la stupidina). John Butcher opera in solitaria allargando talvolta le maglie del suono a dismisura, poi in […]
Archivio Categoria: Dischi
Album recensiti
(Ochre 2003) Dopo le varie Sawako, After Dinner o Takako Minekawa ecco una nuova piacevolissima sorpresa femminile dall’estremo oriente a nome Yuko Araki, in arte Migu, che vanta credenziali di tutto rispetto nell’art-pop di ultima (o futura?) generazione quale percussionista del nipponico Keigo Oyamada, per gli amici Cornelius (leggi come “il divertissement sonoro più indefinibile […]
(Chocolate Guns/Fringes 2002) Due sono i motivi, oltre l’intrigante miscela di suoni sprigionata, che rendono imprescindibile l’acquisto di questa improvvisata formazione: Kriminal Museum. Primo…quella confezione curata nei minimi particolari, cui campeggia un astratto disegno raffigurante due esseri sfuggenti ai normali cliché visivi…irriverenti, a sua volta nascosto in una vellutata sacchetta da conservare con cura dalle […]
(Sanctuary/2003) Ai tempi di “Maxinquaye” sarebbe stato difficile iniziare solo a pensare di scirvere qualsiasi commento a Tricky. Ora è più semplice? “Vunerable” è la volontà di farsi pop. Dall’indipendenza e dall’isolamento trip-hop alla semplicità pop? Fare canzoni pop non è facile (chi ha bissato i Beatles?). Tricky si affianca a una voce femminile (Costanza). […]
(Aleatory Productions 2003) 100 cds, 100 copertine (ideate da Nicola Giunta). Bel lavoro certosino. Rigirarsi la propria copia unica fra le mani è una bella soddisfazione… anche vagamente retrò. Decisamente in linea con il nome dell’etichetta: Aleatory Productions. Anche se l’unicità è un pia illusione… è così, dolce abbandonarsi all’idea, senza enfasi, senza vociare… più […]
(Kennydog records 2002) La perseveranza e la tenacia, nel processo di realizzazione di un CD, sono doti necessarie: il cantautore friulano Andrea Sambucco ha – quasi letteralmente – “fatto tutto da sé” per produrre questo “s.e.m.p.l.i.c.e. !”, scrivendo le canzoni, cantando e suonando vari strumenti, “with a little help from” Federico Lentini (batterista e proprietario […]
(Green Records/2003) Chissà cos’è successo veramente in Malibù che ha così tanto colpito i Fine Before You Came? Da quanto si capisce nei testi dev’essere qualcosa di legato ad una delusione d’amore, visto che tutte le canzoni cadono su questo punto, a volte con rabbia e altre con malinconia. Nel loro punk a metà tra […]
(Matador 2003) Oramai gli Arab Strap, per chi ama la loro musica, il loro approccio e il loro “particolare” mondo, sono una sicurezza. I loro lavori ricalcano lo stesso identico ed inconfondibile “solco”, ma ognuno munito di una sua precisa e distinta personalità che definisce la sua indiscutibile unicità. Qualcuno potrebbe dire che si ripetono, […]
(Rykodisc/IRD 2003) Conosco Kelly Joe Phelps dal suo “Shine Eyed Mr Zen” del ’99, un album che ricordo bene, mi colpì sin dalle prime note: una voce calda, molto “soulful”, splendida chitarra acustica, arrangiamenti folk-blues ed i giochi erano praticamente fatti, come un moderno hobo si presentava in perfetta solitudine. Da allora un po’ di […]
(ReR/ 2002) Ecco che, dopo lunga attesa, una delle massime espressioni elettro-elettroniche italiane arriva al traguardo di un secondo CD che fa seguito all’osannato “Dentro” targato 1998. Con ossatura, in anatomia come in architettura, si definisce la struttura portante che, come tale, ha da essere solida, funzionale, essenziale, scabra e priva di fantasie estetizzanti. Non […]