Archivio Categoria: Dischi

Album recensiti

Dim Dim ‘Ananas’

(Audio Dregs 2000) Non si può certo dire che l’etichetta Audio Dreggs di Portland U.S.A, non sia eclettica dato che annovera tra le sue produzioni questo artista belga di nome Dim Dim. Il suo secondo album chiamato ‘Ananas’ mostra in copertina il disegno di un cane felicissimo di mangiare, rigorosamente con coltello e forchetta, un […]

Nyva ‘demo’

(Autoproduzione 2001) Sorpresa insolitamente piacevole quella che ci dona Monica Gregori col suo progetto Nyva, confezionando tre pregevolissime tracce demo di lunare pop prog-sintetico. Coadiuvata da Peppe Nunziatini, che oltre all’italianismo oltranzista del nomignolo contribuisce con basso e sintetizzatore, la musicista romana si diletta con sonorità elettroniche forse un po’ retrò e melodie vocali che […]

Raised Fist ‘Ignoring the Guidelines’

Questo gruppo rappresenta bene l’ala dura dell’ormai quasi storica etichetta svedese. Il disco in questione è un bell’esempio di Hard Core senza compromessi. Il disco è intenso, veloce, a tratti pesante, con qualche assalto metal che però non è mai troppo invadente e in effetti il loro lato “punk” (si fa per dire) emerge spesso […]

Arab Strap ‘The Red Thread’

(Chemikal Underground 2001) Alquanto tormentata la loro storia sul versante discografico. Gli scozzesi Aidan Moffat (vocal) e Malcom Middleton (guitar) dopo aver provato un connubio con la Go!Beat, sono tornati a lavorare con la Chemikal Undergroud che meglio si sintonizza con la loro sensibilità artistica, permettendogli una completa libertà d’espressione e di creazione. Minimali. Nessun […]

Four Tet ‘Pause’

(Domino 2001) Deve essere una strana vita creativa quella del trio inglese Fridge. Come ti puoi sentire quando ti accorgi che la tua band rischia di essere surclassata proprio da uno dei tuoi collaboratori? Dopo il notevole “Dialogue”, il loro bassista Kieran Hebden è infatti riuscito a confezionare sempre a nome Four Tet un prodotto […]

Ignite ‘A place called home’

Quest’ultimo album conferma come gli IGNITE rappresentino una delle band che riesce a mantenere l’Hard Core veramente in forma. “A place called home” ha tutto ciò che si può chiedere ad un disco old school: velocità, potenza, testi abbastanza impegnati, tanti cori (tutti da imparare a memoria!), nonché belle melodie (Burned up e By my […]

Bad Religion ‘The Process of Belief’

L’ultimo lavoro della storica band californiana segna due importanti ritorni; il primo è quello di Brett Gurewitz alla chitarra dopo sei anni di assenza, l’altro è il rientro alla Epitaph. Album molto pubblicizzato e supportato da un lungo tour mondiale (di nuovo in Italia a maggio). Ascoltandolo appare come un disco di routine: le canzoni […]

Car Crash Face ‘There is no Such Thing as a Mistake’

(Bergerk! Sound Gallery 2001) La Sound Gallery Label del produttore Al Smith presenta questa opera prima dei Car Crash Face, formazione australiana composta da quattro smanettomusicisti di Perth provenienti da una art band specializzata in performance di poesia, i Magick Trouser. L’album, composto da quindici pezzi di lunghezza dai dieci minuti fino ad un minuto, […]

The Ladybug Transistor ‘Argyle Heir’

Ci risiamo. Potrei parlarvi di gemme destinate a brillare non viste, di talenti negletti dalla meschina superficialità del mondo e così via. E’ soltanto che… farei di tutto perché i Ladybug Transistor restassero ignorati. Mi piace immaginare la futura possibilità di ascoltarli per caso in una qualche radio locale in quel di Brooklyn e non […]

Carpet Musics ‘Weekday’

(Audio Dregs 2000) I Carpet Musics sono quanto di meglio può capitarvi di ascoltare oggigiorno nel campo dell’ambient analogico-sintetica. Nato da ideologie contrastanti all’interno del duo di Portland circa metodi compositivi e fonti sonore da utilizzare, “Weekday” propone un raro equilibrio tra sospensione eterea digitale e incursioni di strumenti tradizionali usati in funzione sofficemente ritmica. […]