(Atrito-Afeito 2015) Due fluttuazioni di elettroacustica statica dal Canada. Meccanismi di produzione homemade che si accendono, ruminano, s’inceppano e ripartono, mics a contatto nel mezzo (o dentro). Un paio di volte mi alzo a controllar che non vi siano problemi all’impianto. Isolazionismo di matrice concreta o tappezzeria cigolante? Quel che penso a riguardo, sfocia greve […]
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(Discus Music 2015) Sin dal primo ascolto Julie Tippets mi ha qui ricordato Joni Mitchell, e il fatto che anche il critico di Jazzwise lo abbia notato mi conforta oltremodo. Io ci sento, a volte (soprattutto nella magnifica Stalking the Vision e a sprazzi nella parte più movimentata e incalzante dell’altrettanto magnifica Secret/Lily Polen) anche […]
(Innova 2015) Un’atmosfera malinconica e misteriosa, tipicamente autunnale, proviene dalle note di questa lunga e articolata composizione completata da Michael Hersch nel 2008 (e registrata nel 2011). L’opera, preparata appositamente per il corno del fratello Jamie Hersch e il violoncello di Daniel Gaisford, già esecutore di altre composizioni di Hersch, si dipana attraverso due dischi […]
(Discus Music 2015) Questo album doppio è il terzo lavoro del duo composto da Hervé Perez (laptop, fiati) e Martin Archer (laptop, fiati, tastiere), per l’occasione arricchito dalle percussioni di Peter Fairclough. Nei due dischi (il primo più astratto, il secondo più ritmico, come recita il comunicato stampa di presentazione del lavoro) rumori sintetizzati, elettroacustici […]
(Discus Music 2015) Influenzato dallo stile improvvisativo della Association for the Advancement of Creative Musicians (AACM) di Chicago, che ha visto tra i suoi protagonisti artisti del calibro di Anthony Braxton e Wadada Leo Smith, questo lavoro documenta le performance offerte dalla superband guidata da Martin Archer nel tour britannico del 2014. L’album rivisita, alla […]
(NelMioNome Dischi, I Dischi del Minollo, Rumori In Cantina Records, 2015) Se a vedere una vecchia camicia di flanella vi viene la lacrimuccia, perché da quando vi siete sposati vostra moglie ve le ha relegate in garage dopo avervi detto di non essere più dei ragazzini coi capelli lunghi e che gli adulti si devono […]
(Atrito-Afeito 2015) Tre lunghe composizioni dal Canada, penzolanti fra rintocchi drone music e ricerca elettroacustica. L’iniziale The Aethernauts, soundtrack per il corto di animazione omonimo del portoghese Frederico Penteado (visionabile su fpenteado.co.uk), a maggior tasso sfrigolante. Dust Model For An Imperceptible Time suddivisa in due movimenti (Alluvium e Moon Tinge), ad emetter cupe rifrazioni cosmiche, […]
(Under My Bed, Eaten By Squirrels, 2015) Eccezion fatta per la traccia d’apertura, che regala l’idea di come potrebbe suonare il post-punk interpretato dagli Weezer, il nuovo disco dei Prague, ‘The Great Dark Nothingness’, è un disco decisamente indie-folk, anzi è decisamente un perfetto disco indie-folk. Perfetto perché di solito siamo abituati a menate allucinanti […]
(Ravello 2015) In questo primo capitolo di una annunciata serie di tre CD per la Ravello, l’intraprendente e versatile quintetto di fiati The City of Tomorrow (flauto, oboe/corno inglese, clarinetto, fagotto, corno francese) si dedica a un repertorio contemporaneo liberamente e variamente ispirato all’idea di natura, al nostro modo di rapportarci a essa, a cosa […]
(Navova 2015) Seguendo l’esempio di altri celebri autori americani – il caso di Charles Ives, famoso assicuratore prima di essere celebrato per le sue opere musicali, fa sempre scuola –, Lee Actor, classe 1952, si è diviso tra la carriera di ingegnere elettronico e quella di musicista, prima di dedicarsi unicamente a quest’ultima e, a […]