(Silken Tofu 2017) Durante gli scambi epistolari avuti col Sigurtà inerenti la sua nuova, affascinante creatura “Grunge”, quando gli fu chiesto di inviarmi ulteriori delucidazioni che chiarissero il leit-motiv dell’opera, rimasi interessato dal modus operandi con cui Luca aveva cucito e idealizzato l’intero percorso: “il mio intento sotterraneo era quello di fare un disco come […]
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(Aut Records 2017) Ci sono dischi che ti prendono dalla prima nota. Di solito, quelli di musica sperimentale e improvvisazione che riescono nell’impresa non sono molti. Questo è uno di quei non molti. Nonostante il titolo, è tutt’altro che imbarazzante il potente mix di jazz, hard-progressiv rock e materiale etnico (cfr. il brano Obatalà) che […]
(Weyrd Son Records 2017) Irruente e pestone rock addizionato da elettronica e campionamenti, nella migliore accezione dei termini (cfr. Duna): ciò in estrema, sommaria sintesi propongono i belgi Thot in “Fleuve”. Rispetto ad altri compatrioti, in questi nove brani troviamo più ricerca dell’“anthem” e meno rifugio nel “cold” (esemplificativa l’innodica Vltava); forse perché i loro […]
(Holotype 2017) Raschia via le muffe dagli angoli del londinese (prezioso) Café Oto, questa performance del 2 Dicembre 2013. Primo live insieme per la coppia avant formata dal culto francese Tazartès e la giovane sound artist israeliana Maya Dunietz. Campionamenti bizzarri, piano trattato, inceppi e scomposizioni digitali, oggetti manipolati e le incredibili ugole dei due […]
(Plus Timbre 2017) Solito loro, una risuonante scultura di suono che in placida quiete si aggroviglia su se stessa. Normale esposizione per chi dimostra di saper intercettar il mormorio basso della terra e lo stridore acuto del cielo più alto. Tecniche strumentali estese, radicalismo free, arcaiche frequenze popolari, pietre e metalli, legni e pelli, lo […]
(Navona Records 2017) Non si può non ammirare della scrittura corale di Jan Jirásek l’assoluta chiarezza contrappuntistica, la levigatezza delle soluzioni, la grazia con cui le dissonanze costellano il discorso musicale, arricchendolo e rendendolo assai profondo. Le risorse della voce sono impiegate con molto equilibrio, senza mai cedere a gratuite sperimentazioni. Della grande tradizione sacra, […]
(Navona Records 2017) La compositrice Alicia Terzian, classe 1934, è uno dei grandi nomi della musica contemporanea argentina. Questo disco rappresenta un utile ritratto del suo percorso musicale, che nasce con evidenti interessi per le qualità espressive della microtonalità, si sviluppa verso un approfondimento del senso spaziale del suono (come lei stessa non manca di […]
(Retrovox 2017) Nati nel 2014, come trio, dopo un cambio di formazione, i Kaptain Preemo sono diventati un quartetto e questo lavoro omonimo è il loro primo disco sulla lunga distanza. Cresciuti a pane e Velvet Underground, The Sonics, The Stooges, 13th Floor Elevators e Big Brother & the Holding Company, il gruppo si esprime […]
(ECM 2017) Insieme a Brad Mehldau, Jason Moran, Craig Taborn e pochi altri, Vijay Iyer si può probabilmente considerare come uno dei pianisti jazz ‘relativamente giovani’ (intendendo con ciò i pianisti nati nella prima metà degli anni Settanta, quando erano da poco affermati o si andavano affermando in modo definitivo alcuni fra coloro che ormai […]
(®esisto 2017) Nome da “trapper”, ma aspetto da “grunger”: il cantautore piemontese Daimon pare proprio un sosia pacioso di Kurt Cobain (l’incipit Bedlam toglie ogni stilla di cattiveria allo spirito dei Nirvana, ruralizzandoli tra le Langhe e il West; Drug Addict è già più dolorosa, pur nell’ambito di un suono AOR). Le dieci, stringate, canzoni […]