(13/Silentes 2023) Proseguo il suo percorso d’insieme suono/immagine Zanni. Venti Polaroid, di nebbie e legna umida, di sottobosco e luci di taglio improvvise, fra stasi e ombre in arrivo percepibili sullo sfondo. Una vibrazione interiore, a mezza strada fra pacificazione e un sottile oscuro brivido. Esonda nell’audio, il vapore che s’alza da ogni dove e […]
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(Autoproduzione 2023) Photobook di cento pagine con quaranta soundscapes in codice QR più album in digitale via link. Questo è “These Important Years” di Adriano Zanni (il titolo, per chi ricorda “Warehouse: Songs And Stories”, dovrebbe indicar dir più di un qualcosa). Non ci sono ovviamente, chitarra/basso/batteria e voci che mentre ci piallano al muro […]
(13 / Silentes 2022) Uno scorcio di possibile futuro rimasto incompleto, quello immaginato e voluto a cavallo fra i cinquanta e i sessanta da Enrico Mattei, realizzato dagli architetti Edoardo Gellner e Carlo Scarpa. Il Villaggio Montano Eni di Corte di Cadore, era parte di una più ampia progettazione dedicata ai propri dipendenti comprendente abitazioni, […]
(Dissipatio / Toten Schwan 2022) Una quarantina di artisti, vengono invitati a donare un breve contributo audio per il progetto in questione. Luca Giuoco, li raccoglie, strapazza e assembla. Cito alcuni dei coinvolti: Adriano Zanni, Alice Kundalini, Arlo Bigazzi, Daniele Santagiuliana, Massimo Olla, Odrz, Paolo Sanna, Simon Balestrazzi, Iluiteq, Gianluca Becuzzi, Dsordne. Il risultato son […]
(Dissipatio 2022) Nuovo insieme di immagini e suono per Adriano Zanni. Trovati e scovati, muovendosi con lentezza in luoghi amati dall’autore (Ravenna, Borca Di Cadore, Marina Romea), fra il 2020 ed il 2021. Sfogli il booklet allegato al cd, e (se la sensibilità ti assiste), trovi una serie di paesaggi-gancio che ti s’impigliano nell’anima, ascolti […]
(Boring Machines 2021) Succede che, le tempeste arrivano e fanno attrito, le senti, annusi, osservi e lasciano il segno. Succede che, di persone di cui importava nulla ricordi tutto, di altre care un nulla cosmico. Succede che, hai ragione Adriano: almeno una volta al giorno conviene guardare il cielo. Succede che, Agosto è infinito e […]
(Autoproduzione 2020 / Silentes 2020) Nebbie, vuoti, spuma che schizza, Ravenna, Monica Vitti e “Deserto Rosso”, cielo livido e sabbia raggrumata, una rete rotta, un palo divelto e un’ombrellone dimenticato. C’è la memoria che s’ingolfa sul filo dell’orizzonte, tra abisso e abisso in ovattato spostamento. Trovi l’ultima mattina di fronte al mare, a dirgli arrivederci […]
(Under My Bed Recordings 2020) Appunti sparsi dai primi vent’anni del nuovo millennio. Suoni e immagini, bianco e nero e bordi sgranati, scenari, animali, una piuma scordata, una preghiera abbandonata, una fabbrica dimenticata, urti, rotture e mutamenti (di un mutamento veloce, profondo, a tratti velenoso). Qualche parola sparsa anch’essa, a ricordare, collocare e indicare senza […]
(Bronson 2019) Una calda folata di acusmatico stupore incantevole il contenuto dell’intrico di rami in copertina.Luoghi della memoria, piccoli scatti quotidiani spesso in secondo piano, il tempo e gli eventi che si susseguono nell’esistenza, a riportar quei piccoli detriti a galla, a ridargli prospettiva e contorno (tangibile, planante e sussurrato senza ansia o enfasi). Che […]
(Autoproduzione 2018) Ventidue foto in alta definizione di paesaggi islandesi avvolti di neve e nebbia e quattro audio fluttuazioni racchiuse da Adriano Zanni in una pen drive usb.Il buio che ti si stringe addosso, in un bisbigliante e possente silenzio, che scricchiola e sibila, mentre punture gelide ti carezzan il volto.Uno sguardo sul circostante a […]
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