Archivio Tag: Alessandro Bertinetto

Barbiero, Manera, Sartoris ‘Verrà la morte e avrà i tuoi occhi’ e Massimo Barbiero ‘In Hora Mortis’

(Autoproduzione 2022) Massimo Barbiero è uno dei musicisti più interessanti della scena italiana e nei suoi ultimi lavori ci offre una sorta di meditazione sonora sulla morte, in due parti. Il primo album vede il batterista e percussionista di Ivrea insieme a Eloisa Manera (violini acustico ed elettrico, interventi vocali) ed Emanuele Sartoris (pianoforte). Si tratta di una lettura […]

Tim Trevor-Briscoe, Szilárd Mezei, Nicola Guazzaloca ‘Before Then’

(Not Two Records 2022) Un cofanetto di 4 dischi, o – se si preferisce – un disco quadruplo, è già di per sé il risultato concreto di un’impresa. I musicisti coinvolti in questo progetto, ai quali si potrebbe aggiungere Barre Phillips che scrive le note del bel cofanetto cartonato, sono Tim Trevor-Briscoe (clarinetto e sax […]

Intervista con Alessandro Bertinetto e Marcello Ruta, curatori del volume ‘The Routledge Handbook of Philosophy and Improvvisation in the Arts’

Alessandro Bertinetto è una fine “penna digitale” di Kathodik da parecchio tempo e professore associato di Filosofia Teoretica all’Università di Torino, Marcello Ruta è un docente di Filosofia all’Università delle Arti di Zurigo. Ho potuto parlare del libro da loro curato, ‘The Routledge Handbook of Philosophy and Improvvisation in the Arts’ con una recensione (QUI) […]

The Eclectic Maybe Band ‘Again Alors?’

(Discus 2022) Non c’è due senza tre. E dunque dopo i primi due lavori piuttosto convincenti del 2018 e del 2019, ecco il terzo album del gruppo capitanato dal bassista belga Guy Segers. Un’atmosfera di dubbiosa inquietante incertezza aleggia sin dalle prime note del primo brano, Disquiet. Anzi, il dubbio che compare nel nome stesso […]

Ron Caines, Martin Archer AXIS ‘Port of Saints’

(Discus Music 2022) Quanto alla classifica del mio personale gradimento, che comunque conta relativamente, l’album si colloca in mezzo rispetto al primo lavoro del trio ‘Les Oiseaux de Matisse’ (2019), che mi aveva entusiasmato, e al secondo, ‘Dream Feather’ (2020) che, invece, mi aveva deluso. Al progetto, oltre a Ron Caines (sassofoni e composizioni) e […]

Archer, Bardon, Shaw ‘See You Soon Or See You Sometime’

(Discus Music 2022) Qualche annotazione scritta, qualche partitura grafica e le idee emergenti dall’interazione improvvisativa. Questi gli ingredienti principali della musica del trio formato da Martin Archer ai sassofoni, Michael Bardon al contrabbasso e al violoncello e Walt Shaw a batteria e percussioni. Il disco è convincente. Le 6 tracce propongono un sound tra il […]

Alessandro Bertinetto, Marcello Ruta (a cura di) ‘The Routledge Handbook of Philosophy and Improvvisation in the Arts’

Nella storia della filosofia dell’arte il concetto di improvvisazione è stato trattato in lungo e in largo da tantissimi filosofi, tra gli altri Vladimir Jankélévitc e Michel De Certeau, come uno dei concetti inesauribili con cui fare i conti. In tempi recenti il termine è uscito dall’ambito della filosofia dell’arte e dell’estetica ed è approdato […]

Orhan Demir ‘Ziggurat’

(Hittite Records 2021) ‘Ziggurat’ significa “casa dalle fondamenta imponenti”, e credo di capire che il messaggio del disco sia il seguente: con queste 18 composizioni autografe suonate da solo con la sua chitarra il musicista turco-canadese Orham Demir presenta un edificio maestoso eretto sulle solidissime basi di una robusta carriera come jazzista e improvvisatore. Si […]

Keith Tippett & Matthew Bourne ‘Aeolian’

(Discus Music 2021) Tra il 2017 e il 2019, Keith Tippett e Matthew Bourne eseguirono una serie di concerti per due pianoforti – quasi tutti registrati. Questo doppio album della Discus Music presenta due performance del 2019: una serie di singoli pezzi in studio registrati al Leeds Conservatoire e un concerto dal vivo alla Union […]

Sergio Chiricosta & Human Being ‘The Soul’s Trip’

(Splasc(h) Records 2021) Quando nell’ultima traccia il canto umano si prende la scena, al posto del trombone che entra poi in sordina, l’effetto sonoro del disco incrementa la sua attrattività estetica. Il canto è accattivante, quasi epico nel suo incedere, e assegna al sound dell’album una qualità umana affidata in precedenza al trombone, che emergeva […]