(Sub Rosa 2021) Il francese Michel Redolfi, con il progetto “Sonic Waters” avviato nel 1978, immerge letteralmente l’ascoltatore in una dimensione altra. Elettronica filamentosa e spazi acustici naturali che vanno a sostituirsi ai tradizionali luoghi deputati all’esibizione live, per una futuristica concezione di fruizione. In questo caso, parliamo dell’Oceano Pacifico e altri luoghi come grandi […]
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(Mille Plateaux 2021) Dall’Estonia, il progetto Kiwanoid di Jaanus Kivaste, rilascia scie gommose di cupa psichedelia minimal/post/techno. Tra la scultura sonora ed un vitale atto, oltre lo sterile immobilismo glitch. Un dente che batte, una terminazione nervosa eccitata, un muro su cui impattare (levigato e rilucente nell’ombra, che assorbe e non rilascia). Realizzato a Stoccolma […]
(Crónica 2021) Lo statunitense David Lee Myers, da metà anni ottanta armeggia con le sue feedback machines. Prima come Arcane Device e negli ultimi anni, sempre più spesso con il suo nome. Si è accompagnato in produzioni con artisti storici come Tod Dockstader o prossimi alla storicizzazione come Asmus Tietchens. Suono e immagini in montaggio […]
(Line 2021) Un suono ambientale intimo e soffuso. Una lunga passeggiata sonora, senza nessuna accelerazione a disturbar lo stato ricettivo. Acusticherie gentili in stratificazione sensibile. La svizzera Rahel Kraft e la giapponese Tomoko Hojo, collaborano dal 2016 e questo “Grass Eater Diary”, è stato concepito e realizzato nel 2019 per la biennale della città di […]
(Karaoke Kalk 2021) Da Colonia, il progetto Mimsy di Jörg Follert con la sua prima uscita. “Ormeology”, viaggia sulle ali di un suono caldo ed avvolgente, fra l’esplosione di una primavera caleidoscopica e un raccolto spleen autunnale. Dolce folktronica con un leggero broncio, che si imbelletta di sonorità vintage. Pop ambientale che passeggia su una […]
(Hallow Ground 2021) L’australiano compositore sperimentale, nonché fondatore della label Room40, Lawrence English, realizza per la svizzera Hallow Ground, un immersivo album di minimale massimalismo, prodotto esclusivamente con un organo a canne costruito nel 1889, messo a disposizione dell’artista da parte dell’Old Museum di Brisbane, durante uno dei periodi di restrizione da Covid. Quattro movimenti […]
(Anomala Soundscapes 2021) Elettronica anologico/digitale, nastri e loops trattati, onde radio, qualche corda e tasto di piano in rado sgocciolio. Sei piani sequenza in scorrimento lento che se ne fregan del tempo, minimalismo ambientale di sereno tepore che si distende e non sfilaccia. Che non s’affoga isolazionista ma svapora in un passionale bouquet di memorie […]
(Autoproduzione 2021) Il bolognese Gianni Venturi è un bel personaggio fuori dal cerchio. Voce degli Altare Thotemico, in “Socrate è Morto”, viaggia di solo voce e parole (tante, scarburate e in faccia al mucchio/gregge belante), trattate, sovrapposte, rese ritmo e ipnotico cupo drone. Addosso ai muri, senza se e senza ma, talmente tanto da far […]
(Toxo Records 2021) Cosa si ascolta nel lavoro di Olivier di Placido (chitarra elettrica) e Fritz Welch ((batteria, percussioni e microfoni a contatto)? Un eterno ritorno dell’uguale, un tempo scandito da suoni che ritornano identici a se stessi a più riprese, dando luogo a ripetizioni che sovrappongono il tactus al tempo di cronometro. Non c’è […]
(Motvind Records 2021) In “Vannstand”, giocose acusticherie di dolce magrezza, si montano e smontano al ritmo insistito delle maree pulsanti che carezzan le coste norvegesi. Voci bambine s’interrogano e riflettono sul proprio rapporto con il mare. Il presente, il futuro, certezze, curiosità e paure. Tutto riportato in squisita composizione in otto movimenti. Quel che è […]