(Hubro 2023) Prima da solista per il norvegese Espen Friberg. Undici minimali composizioni, in armonica rincorsa di cosmiche dissonanze. Il canto di metalli carezzati dal vento ed ampi spazi dove i bassi si propagano. Cut-up improvvisi in zone di tesa quiete e qualche leggero scroscio di pioggia acida. Per synth modulare Serge e field recordings […]
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(Setola Di Maiale 2022) Passato e contemporaneo spinti con garbo in avanti. Questo è “Folk!”, il nuovo doppio album scindibile di Roberto Fega. Sperimentazione elettronica (mediamente non ansiogena e carogna, un minimale caldo procedere, fra bolle e grumi post-dub/glitch) a braccetto con le voci di un bel gruppo di interpreti del panorama world/etno/avant. Gli artisti […]
(Subsound 2023) Uno strano quanto intrigante trio quello in questione! Si tratta di un progetto formato dal bassista e fondatore degli Zu, Massimo Pupillo, dallo scrittore Gabriele Tinti e dal mitico e imprescindibile protagonista di ‘Arancia Meccanica’ di Stanley Kubrick, Malcom McDowell. In questo Ep, composto da due brani di oltre dieci minuti ciascuno i […]
(Flau 2022) Opera prima per Federico Madeddu Giuntoli (un passato nei più sintetici DRM, un venti anni + o – all’oggi). Radi cenni acustici (piano, chitarra) spesso in circolo, a galleggiar in brezza malinconica post-pioggia. Albe di fiato ghiaccio post-rock, con l’orizzonte in accensione su quiete tinte Eno / Sylvian. Minimalismo avant, caldo e avvolgente, […]
(Amorfik Artifacts 2023) Sequenze di attrattiva, minimale elettronica. Che mette in fila battiti e gomme più propriamente techno (l’apertura Stellium e Dilapidated Ellipsis), movimenti di camera, da interno club dark ambient (Licca Carpatiana), numeri d’ambientale minimalismo Reich / Hassell (Ontonanology / Wild Music Scenarios), profonde cupezze cinematografiche (Devastated Okeans) e dronante, sereno andare in pasto […]
(Audiobulb 2023) Campioni ed improvvisazioni realizzate e disperse nel tempo, che trovan i propri sereni incastri nell’oggi di “Cloak”. L’inglese Russ Young, assembla suoni naturali e strati di synth, tutto in dolce saturazione, fra giorno e notte, senza spasmi ne forzature. Il Western Lake District, ad influenzar l’opera con i suoi panorami, la sua luce, […]
(Ramble 2022) Per le nostre sbiellate orecchie, è sempre un piacere aver a che fare con Ernesto Diaz-Infante e la sua arte. Che per lo più se la smazza impro, con predilezione per il cordame e uno scatafascio di altro strumentale. Dal piano pianissimo all’azzanno, dal trascendente al ruzzolar per le terre, mai mancato nulla […]
(Crónica 2022) Elettronica (ErikM) e voce (Isabelle Duthoit), a cercarsi fra movimenti materici e fissità sibilanti. Tra microinceppi e ricordi di azioni fisiche (Glacière), cupi crepacci in cui scivolare (Radome), echi, di quel che pare un flebile canto in lontananza, come ululato trasfigurato dal vento (Rocher de cire), ascolto di una pausa interiore (Trois faux), […]
(Lillerne Tapes 2022) In questo bel nastro, giocosi sgocciolii melodici, parecchio circostante che entra come field recordings, qualche spippolante ingrippamento digitale, acusticherie sparse/sperse e gentili masticamenti ambient come da prassi. Madelyn Byrd (Slowfoam) e Tim Bomberg (Neilll), se la viaggian tranquilli e svagati dove il baccano non s’incontra e la luce non ferisce gli occhi. […]
Kate Molleson, conduttrice dei programmi della BBC Radio 3 ‘New Music Show’ e Music Matter’, giornalista per testate come The Guardian e New Statesmen, pubblica questo nuovo libro, in lingua inglese, che getta uno sguardo originale su uno spaccato della Musica Contemporanea del Ventesimo secolo. Unendo ad una prosa intrigante e piacevolmente scorrevole approfondimenti storici […]