(Azoth 2019) Insieme nell’espressione audiovisiva maggiormente astrale Daimon (con Paolo Monti aka The Star Pillow), Simon Balestrazzi (T.A.C., Dream Weapon Ritual, A Sphere Of Simple Green e infinite altre cose), e Nicola Quiriconi (VipCancro), tra strumentazione homemade e amplificazione del micro (il primo), piezo a contatto e trattamento della voce (il secondo), prosciugano dell’inutile e […]
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(Azoth 2019) Prima uscita lunga a proprio nome per Corrado Altieri, che in “Less”, tralascia gran parte dell’urto experimental/drone/noise maggiormente esposto col moniker Uncodified. Sempre nel siderurgico siamo, ma la decrescita dell’impatto sonoro abitualmente trattato dal musicista sardo, sgombra la visuale e allenta (a tratti), la tensione del percorso. Tra zoppie minimal techno/art (Terra), […]
(Azoth 2018) Spazi ampi di fluttuazione organizzata.Per metalli e materia in illuminato assemblaggio strumentale diy e reattiva elaborazione digitale ballardiana.Eventi sonori controllati e portati ad agire su pratiche oltre genere (Redshift 2 con i suoi allunghi su ritmiche in espansione Z’ev).Etno sminuzzamenti e pulviscolo impro (Redshift 3), vibrazioni basse e profonde di pelli sollecitate e […]
(Azoth 2017) Torna a farsi sentire dopo sei anni (il precedente “Untitled Soundscapes” su Magick With Tears era del 2011), il trio impro/elettroacustico A Sphere Of Simple Green. Adriano Orrù (contrabbasso), Silvia Corda (piano preparato, toy piano, glockenspiel) e Simon Balestrazzi (live electronics, nastri, oggetti), si producono in otto composizioni istantanee, ricche di arcaico approccio […]
(Azoth 2017) Prima uscita col proprio nome dopo quattro album sotto il moniker Noisedelik per lo sperimentatore cagliaritano Massimo Olla. “Structures”, è insieme di metalli, legni, plastiche, voce trattata ed effetti. Dove la materia viene assemblata in ispirato processo autoproduttivo (strumenti creati da Olla come il [d]Ronin, vengon apprezzati e utilizzati da musicisti sparsi per […]
(Azoth 2016) Ambientazioni livide e sospensioni sfrigolanti, stasi apparenti e contatori geiger in raccordo ritmico. Sibili di onde corte in aggroviglio, cortocircuiti funzionali, synth analogici, metalli sparsi e field recordings. Membrane in vibrazione accentuata e punture di spillo (La Musa). Quel che è in arrivo rimbomba, batte e sbatte, ad un’altezza e distanza che non […]
(Azoth 2016) Particelle rilucenti (di stridore da cinema per l’orecchio) in quasi immobile sospensione. Un collasso oltre lo strappo, della cruda materia esposta nel precedente “Asymmetric Warfare”. Un flusso ambientale affilato e stratificato “Ghost System”, che trae origine da riflessioni sul rapporto tempo/memoria. Organizzato come sorta di “Discreet Music” e personale omaggio al compositore americano […]
(Azoth 2015) Stati d’urgenza e d’emergenza, contemplati/trattati/esposti. A traballar come pugili suonati di fronte all’incontenibile flusso di filmati (e suoni) che opprime petto e testa. Pressione e pulsazioni, ansia e paranoia (in amplificazione e rapida propagazione). Gli istanti prima che la paura arrivi a saturare tutto e tutti. Avanzate e arretramenti, indistinguibili l’uno dall’altro. L’urto […]