(Public Eyesore 2014) Opera intima, calda e sottilmente persuasiva “Avatar Women”. Quieta delizia sospesa, incrocio di progressioni etno/dronanti, screziature impro, raga avant/futuribili e nebbioline psych folk/blues. Dove la voce di Azure Carter si distende in pose trance mediorientali, mentre l’arsenale di corde world (suroz, sarangi, oud, cura cumbus, saz elettrico, cura saz, pipa, viola, violino, […]