(Buh 2018) Un suono pesantemente fuzzato e sognante quello prodotto dal trio Tajak.Lisergia distorta e bruciata, che alterna fasi battenti a dilatazioni appiccicose, arpeggi meditabondi e affondi.I Pink in perlustrazione circospetta e cingolati shoegaze/psych come Mothers Temple fusi e meno estrosi.Originari della bassa California, han trovato casa base a Città Del Messico e “Cyclos” è […]
Archivio Tag: Dense Promotion
(Disasters By Choice 2018) Una serie di suoni (naturali e non), registrati su nastro fra il 1981 e il 1983.Nel 1996, manipolazione, trattamento, mixaggio, aggiunte strumentali e di effetti, mastering definitivo nel 2018.Tempo che scorre senza fretta quello del siciliano Skrima.Per un risultato finale che canta l’assenza di peso delle nubi, che se ne fottono […]
(Easy Finger 2018) Trio impro acustico registrato dal vivo in Spagna a Gijón nel 2017, formato da J.G. Entonado (o anche Arin Dodó) a voce, trombone e percussioni, Isabel Baigorri, voce e violoncello e John Falcone a fagotto, controfagotto e kokiriko (strumento frusciante nipponico composto da piccoli elementi di legno tipo domino, montati su cinghia […]
(Fourth Dimension Records / Foolproof 2018) Vengono da Brighton, “Void Axis” è il loro quarto album e sono un duo batteria/elettronica e voce.Andy Pyne (il battito) e la scrittrice, artista visiva e performer Lisa Jayne, sgretolano il dancefloor e spettinano gli avventori annoiati del bar con furia ed efficacia.Groove allucinogeni sbiancati di brutto, eseguiti con […]
(Arbitrary 2018) Pulviscolo elettroacustico in ispirata sospensione.Scarne scorie di elettronica basica e micro cicli ritmici, l’imprevisto, lasua ricerca e qualche field sezionato, questo l’armeggio del daneseNielsen per la cui Arbitrary (label experimental, traspartiti, illustrazioni e audio in vari formati, tutta da gustare)esce questo ottimo 10”. Dal 2014, in collaborazione live edi studio con la tedesca […]
(Midira 2018) Nuova uscita per il sound artist di Catanzaro, Attilio Novellino.Undici osservazioni ambientali figlie di questianni, ricche di dettagli e un continuo dai e vai di pianisonori. Stratificazioni ombrose e gentili a dir poco splendide,come nel caso dell’iniziale Conceptual Experience Of The Body,intrisa di pastorali umori folk Eno, che divampa letteralmentesul contributo al violoncello […]
(Ous 2018) Lo svizzero Marcel Gschwend (aka Bit-Tuner), raccoglie manciate di field recordings in quel del Cairo. Li sparpaglia e innesta con bassi deflagrati, tastierine horror-ambient e battute (post) hip-hop/dubstep. Un’allucinazione strobo prolungata in bpm danzerini da moviola. Che s’incarta fra scorie e galleggiamenti in prossimità di picchi distorti per poi sbrodare in tenebra acida. […]
(Ghostly International 2018) Sette delicate illuminazioni per arpa/effetti e poco altro (chitarra/theremin/piano). Dalle parti una rappresentazione ambientale che dal folk, arriva alla camera passando per un leggero stato di trance minimale. Aggraziati motivetti di arcaica eleganza, dolenti e cinematografici in stratificato montaggio. Lo scorrer del tempo, l’osservazione della natura, piccoli eventi e micro-rivelazioni quotidiane,ricordi di […]
(Hubro 2018) Un dolce ritmo, uno shuffle popolare, brillante un dialogo di corde / mantici e fiati si alza leggero ad intercettar l’orizzonte (Hug). Spaziature desertiche, introverse e dolenti, in equidistante sospensione fra Africa e Balcani (Trio). Rituale pow-wow, in tesa e progressiva tracimazione, lisergico nel suo bagliore (Kingo), che si accende di tradizione nordica […]
(Fabrique 2018) Seconda opera solista per il musicista e compositore sperimentale (figlio d’arte con la A maiuscola), Christopher Chaplin. Ispirato dal poema epico di Milton, il seguito dell’acclamato “Je Suis Le Ténébreux” del 2016, si dipana come una opalescente rappresentazione in cui acustico e digitale, input classici e disfacimenti del suono, sezioni di austero e […]