(-OUS 2022) Doppio vinile per il progetto Feldermelder dello svizzero Manuel Oberholzer (cofondatore della label -OUS). Composizioni tratte dal suo archivio, che messe in fila una dopo l’altra, vanno a tratteggiar un panorama ambientale, che in tutte le maniere cerca di eludere cupi passaggi. Ci si lascia trafigger dalla luce, mentre, in sospensione immobile, si […]
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(Constellation 2022) Registrato in solitario isolamento nel 2020 (a parte qualche contributo da remoto, batteria/basso, da parte di Jim White di Dirty Three e Thierry Amar da Godspeed You! Black Emperor), “Galaxy Heart”, è opera che razzola fra oscurità in arrivo, polvere e disordine (il nostro, sempre più insensato), sabbie e bagliori. Lirico skyline di […]
(Corvo 2022) Da Berlino, il duo SPILL in festa per i vent’anni di attività. Tony Buck (australiano batterista/percussionista nel culto The Necks) e la pianista/compositrice Magda Mayas, si ritrovano per la loro quinta uscita. Batteria e pianoforte (preparato/trattato con garbo), ripresi in azione istantanea. Una versione avant/impro di materia Feldman / Davis, tagliata con minimali, […]
(Recognition 2022) “Pristine”, è opera altamente persuasiva. Quella del polacco Jacek Sienkiewicz (dj, produttore e founder dal 2000, della label Recognition), è un’elettronica ambientale fatta di bolle organiche, ritmiche minimali, intimità da club e filtraggi di sensibilità sperimentale. Un suono che lascia trasparir ascendenze jazz (il principiar d’album JD kst), trattate, scomposte e ricomposte, come […]
(RVNG Intl. Records 2022) Il minimalismo strutturale, costruito attraverso l’incrocio di poliritmi seriali, s’incontra con l’articolazione di dense, talvolta ruvide texture timbriche, costruite sullo scarto microtonale, che tentano di rendere espressivo un sound in prima battuta tipicamente formalista. Trasferitisi recentemente da Baltimora in Germania i 4 musicisti del gruppo – Andrew Bernstein (sassofono percussioni, electronics, […]
(Textile 2022) Raccolta di tre radiofoniche John Peel sessions, effettuate dalla band di Bristol fra il 1994 e il 1997, brani, che nel tempo, compariranno in diverse versioni nei loro album. Undici splendide songs, traversate dal refolo di voce di Kate Wright, torpide e lisergiche, tra folk, varie grammature wave, rade distorsioni, rumorismi casalinghi e […]
(Pulsewidth 2022) Un flusso costante di feedback music da New York, dalla seconda metà degli anni ottanta ad oggi, per macchinari homemade più svario altro, fra l’analogico e il digitale. A produrre a nome proprio o sotto la sigla Arcane Device, nel corso di una ultratrentennale carriera, a pacchi di quelli brutti (oltre le cinquanta […]
(Editions Mego 2022) Ristampa in doppio vinile per questo classico elettronico di fine anni novanta. Gli austriaci General Magic, formati da Andreas Pieper e Ramon Bauer, creatori insieme a Peter Rehberg (Pita), dell’influente label Mego (che con la sua visione di suono sperimentale, fratturato, corroso e gioioso, diede una bella spallata a tutto quel che […]
(Glitterbeat 2022) La band di Danzica, apre questo suo nuovo album alternando un martellare pneumatico e una cupa cantilena che si sperde tra polvere ed eco (Moving), mulinare di corde New York al tramonto che si aprono al dissesto circostante (Kwietnik), lividori di un’Europa tormentata che si è persa e spersa trema rabbiosamente (Twich), i […]
(A Guide To Saints 2022) Prima uscita per l’unità Quiver Vex, “Hypnagogia”, come da titolo, barcolla fra il definito e l’indefinito. Distese quiete e piccoli eventi, lenta erosione del conosciuto (la convincente Is Benzo), placide panoramiche dove la paura non esiste (The Other Side Of Despair), senza gratuito stridore, osservare il circostante (Disappear Here, quasi […]