(Discus Music 2021) Registrato al festival Konfrontationen di Nickelsdorf nel 2006, il disco propone esecuzioni di arrangiamenti di composizioni di Anthony Braxton. Il gruppo, formato da Pat Thomas al piano e alla melodica, Alex Ward al clarinetto, Evan Thomas alla chitarra elettrica, Dominc Lash al basso e Daren Hasson-Davis alla batteria dà ai brani di […]
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(Discus Music 2021) Sensibilità ispirata, swing, atmosfere intime da jazz club con un tocco cameristico e un “je ne sais quoi” new age sono gli ingredienti di questo disco. Una delle formazioni più nobili del jazz classico – il trio con contrabbasso (Tom Riviere), batteria (Steve Hanley) e piano (Matthew Aplin), integrato nell’ultima, quasi debussyana, […]
(Discus Music 2020) Questo album proviene dagli archivi del batterista Tony Oxley e presenta la registrazione di un live del duo Taylor, Oxley all’Ulrichsberg Festival, il 10 maggio del 2002. Due composizioni, being astral and all registers e power of two, per circa un’ora di set. Un set infuocato che mi ha ricordato un concerto […]
(Discus 2020) Il trio britannico formato da Nick Robinson (chitarre, tastiera, elettronica), Martin Archer (legni, tastiere, basso elettrico, elettronica) e Steve Dinsdale (batteria, tastiere, elettronica) esce con questo interessante breve disco – due brani/suites da circa 7 minuti l’uno – che propone un impro-progressive rock strumentale in stile Sheffield. Ricco di atmosfere psycho-lounge, suoni allettanti […]
(Discus 2020) Dagli archivi della BBC la Discus Music trae questa registrazione del compianto pianista e compositore Keith Tippett (scomparso quasi un anno fa). L’opera, per grande coro, ottetto di sassofono e voce di improvvisazione solista, ha avuto sinora soltanto questa esecuzione per il Norwich and Norfolk Festival del 2004 ed è di grande interesse. […]
(Discus 2020) Emergendo dal magma di uno stridore faticoso e incoativo (Obsidian (Overture)) la musica dell’orchestra capitanata dal fondatore e factotum della Discus Martin Archer propone una suite progressive complessa, basata su una pulsazione rilassata, estesa, articolata che si ispessisce per strati cumulativi, aprendosi a tratti in distese melodiche e offrendo diversi episodi dal sapore […]
(Discus 2020) Effettivamente il senso dell’improvvisazione parrebbe essere quello di presentare qualcosa che non ci aspetta. Nonostante il titolo, che ci fa presagire che il contenuto del disco non sia una rabbiosa espressione di musica punk, non mi aspettavo questo tipo di improvvisazione pianistica in questo album. L’effetto di improvvisazione è quindi riuscito, cosa non […]
(Discus 2020) 19 ricercati, delicati e raffinati affreschi sonori realizzati da Martin Pyne (vibrafono, batteria, percussioni, toy piano). Cominciando con un semplice tema (ipnotico, quasi per ballerina meccanica) al toy piano (Summoning), il disco prosegue con incisioni ritmico-atmosferiche da ascoltarsi in due modi complementari: aperta e rilassata percezione del suono e immaginazione dei movimenti che […]
(Discus Music 2020) Un caso tipico di disco parlato. Una voce monotona, anzi monotóna, quasi meccanica, e metallica, senz’altro tetra e impietosa, ossessiva, arcana e assolutamente distopica narra. Narra e recita su basi musicali nebulose, anch’esse statiche. Il tutto mi ricorda un po’ i film di fantascienza anni ’70, quelli in cui il 2020 […]
(Discus Music 2020) Lasciamo stare il titolo “trascrittoma”: il termine che indica il catalogo di geni espressi in una singola cellula. Quello che conta è il sound dell’album. Inquieto e inquietante, sinistro, a volte torbido ed eppure pulsante, ambient e sciamanico. A tratti insistente elettro-acustic sound. A tratti techno (una techno rivisitata, re-enacted, ritmicamente smontata […]