Archivio Tag: Folk Rock

Gnac ‘Adesso’

(Autoprodotto 2014) Cinici e dinsincatati questi padovani, si esprimono con un pop-rock, non cantato, ma recitato. Sulla stessa scia di Massimo Volume, Teatro degli Orrori e Wu Ming Contingent, gli Gnac se la prendono con tutti, dal mondo universitario (K2), alla condizione italiana (Critica al consumanesimo). Insomma efficaci e ficcanti, il gruppo ha anche ottime […]

Hugo Race & The True Spirit ‘The spirit’

(Glitterhouse, 2015) Dopo sette anni Hugo Race è tornato ad incidere un disco con la sua storica band. Il sound è lo stesso degli altri undici album, vale a dire quell’industrial-trance-blues accattivante e convincente. Quasi tutto il disco è pervaso da queste sonorità nelle quali vengono evocati i fantasmi di New Orleans e non sono […]

Laino ‘Broken Seeds’

(Autoproduzione 2014) “Broken Seeds” è il debutto di Andrea Laino, giovane musicista bolognese (chitarra resofonica, diddley bow, kalimba elettrificata e piccole percussioni) come songwriter. L’ep viene registrato tra aprile e giugno 2014 al Duna Studio di Russi (Ra) e vede la partecipazione di Gaetano Alfonsi (Voodoo Sound Club) alla batteria, Andrea Lamacchia al contrabbasso e […]

The Heart and the Void ‘A softer skin’

(Sangue Disken 2014) Il 3 dicembre 2014 è uscito “A Softer Skin”, il secondo Ep dei The Heart and the Void, progetto solista del musicista sardo Enrico Spanu, per l’etichetta milanese Sangue Disken. Registrato in pochi giorni di full immersion con il contributo di Federico Bortoletto del Blend Noise Recording Studio di Milano, il mastering […]

The Wheels ‘Self Portrait’

(My Place Records 2014) È uscito l’8 dicembre l’ep dei The Wheels intitolato ‘Self Portrait’ per l’etichetta milanese My Place Records. I The Wheels sono un trio di ragazzi cagliaritani nato nel 2011 e composto da Francesco Tocco (voce, chitarre, tastiere e batteria), Mauro Ramon (chitarre) e Roberto Farci (basso). La band ha alle spalle […]

Haxel Garbini ‘URI’

(Snowdonia/Audioglobe 2014) Io e Haxel abbiamo in comune l’amore per l’acqua. Lui è riuscito, a differenza di me, a farla parlare attraverso un microfono speciale: uno stetoscopio. Poi si è spinto oltre, e ha voluto usare l’ambiente come amplificatore e distorsore naturale, suonando in prossimità, ad esempio, di tronchi cavi. Ne esce così un disco […]