(Törst 2019) Granulare pulito, lisergico ma bianco, il lavoro a 4 mani (molte di più…) di Törst & Canecapovolto è un concept album di cui, all’ascolto, fa sentire la mancanza della resa visiva. I suoni ipnotici, i rumori bianchi, perfino le belle melodie della chitarra di John Crosby in this sensation was strong o del […]
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(Boring Machines 2019) Be My Delay, nom de plume di Marcella Riccardi, si è ricavata negli anni uno spazio all’interno della scena alternativa italiana: questo spazio sta al suo lavoro in una proporzione sempre riconoscibile, sempre coerente. Proprio questa misura è la bellezza di ‘Bloom Into Night’: estremamente misurato, sobrio, sì notturno ma allo stesso […]
(Kythibong Records 2018) Una cosa che sorprende di questo disco è che in realtà uscì nel (lontano) 1977. Pare ieri, musicalmente parlando. Questo sta a significare non tanto la capacità di visione musicale degli autori, quanto l’accorciamento del gusto e della ricerca dalla fine degli anni ’70 a oggi. Persino nelle correnti musicali più recenti, […]
(Kythibong Records 2018) Un super disco.Quando qualcuno scrive di musica, è frequente ricorrere a delle metafore visive per descrivere ciò che sente. In questo caso, questa licenza sembra ancora più scontata, tanta è la potenza immaginifica di questa “colonna sonora”. La voce di Vincent Dupas vola eterea, leggera, sopra pesanti cluster ritmici, chitarre muffizzate e […]
(Electronicgirls 2018) L’associazione di mondi alieni e futuro mi fa strano; quando sento parlare di “outer space” mi vengono in mente i film fantascientifici degli anni ’70, Star Trek e il mondo esoterico-carnevalesco di Sun Ra. L’elaborazione concettuale di questo collettivo, posso dirlo?, mi ricorda più questo passato che il mondo del prossimo millennio (come […]
( Wallace Records 2018) L’opera prima dei Masche, collettivo di improvvisatori già attivo da diversi anni, si ispira già nel titolo a Italo Calvino e alla sua scrittura essenziale, strutturata, fatta di superimposizioni eppure talmente lirica. Tagliente come una lametta, il sound incide in profondo: le linee di basso di Andrea Chiuni, talvolta sintetizzate, talvolta […]
(Arsenic Solaris / Opax Records / Up Against The Wall, Motherfuckers! 2016) Rumori bianchi, suoni concreti, ronzii elettronici compongono la musica di questo disco. Una stasi musicale, a dire il vero: sembra che ci si soffermi troppo in certe zone sonore, come in una sorta di autocompiacimento. Non si sentono parole, e le voci di […]
(Opax Records 2017) Qualche giorno fa ho visto un tutorial su Youtube che spiegava come trasformare la propria chitarra in uno strumento musicale dalla foggia simile ad un fucile d’assalto. Me ne sono chiesto il perché. Capisco che imbracciare una chitarra possa ricordare di imbracciare un fucile, ma con una chitarra non si fa del […]
(Confront Recordings 2016) Un extended play di grande intensità, registrato dal vivo in una performance nella magnifica chiesa di Saint-Martial di Toulx-Sainte-Croix. Simon Fell, musicista londinese adottato dalla profonda Francia, suona il contrabbasso esplorando esaurientemente la paletta sonora dello strumento. Alcune soluzioni compositive sono in grande stile e alcuni contrasti tra situazioni musicali diverse (adagio/poco […]
(Sunrise Ocean Bender 2016) Gioele Valenti salpa con un nuovo progetto, il juju del titolo. Il colore dell’album è quello cui ci aveva abituato quando era Herself o Lay Llamas: droni fuzzosi, ring modulator, filtri, lo-fi. Ispirazione al mondo del sub-pop dei GOAT, degli Heroin in Tahiti, dei Neu!. Ma in più: ritmi incalzanti, e […]