(InSub Records 2016) Una delle ultimissime release di casa INSUB è “The Station and the Underclass” firmato dall’ensemble australiano The Phonetic Orchestra. Uscito solo in formato digitale, come free download, con questo disco l’orchestra accorpa nove musicisti provenienti da ambienti musicali diversi, che nella fattispecie propongono il loro secondo live, tenutosi nel 2010 presso una […]
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(Blume 2016) Due brani, In Memoria di Sandro Mussida e Untitled, January, di Francesco Gagliardi, contenuti nel precedente “La Chambre Des Jeux Sonores” del 2014 (su Setola Di Maiale), vengon espansi sino a grattar il soffitto/cristallo che separa terra e cielo. Ambienti dove la memoria sedimenta, strato su strato, lo scorrer del tempo una convenzione […]
(Tarzan Records 2015) Il disco per sax soprano solo induce l’ascoltatore a compiere ‘ulteriori considerazioni’. Ulteriori considerazioni scaturite dal rapporto quasi sereno tra musica e pittura (cioè la trasposizione del materiale da questa a quella), e dal rapporto apertamente conflittuale tra musica e silenzio. Gianni Mimmo suona il sax con eleganza apollinea; mi ricorda molto […]
(Accretions 2016) Ryan Choi è compositore, improvvisatore, multistrumentista. Prestazioni policromatiche quelle che fuoriescono dalle mani di questo giovane musicista delle Haway alla sua prima uscita, il cui pallino è non tanto destrutturare, ma piuttosto disturbare la tonalità madre, originaria del suo ukulele baritono mediante una preparazione particolare e delle stuzzicherie elettroniche, piuttosto ardue da recepire […]
(Room40 2016) C’è il canto della terra non calpestata e dell’acqua che scorre in solitudine, sempre e per sempre. La voce di pietre che rotolano una sull’altra sollevando sbuffi di polvere in assenza di sguardi, il crepitar del fuoco che il fulmine accende e il soffio del vento che l’alimenta. In lontananza ben visibile, la […]
(Azoth 2016) Particelle rilucenti (di stridore da cinema per l’orecchio) in quasi immobile sospensione. Un collasso oltre lo strappo, della cruda materia esposta nel precedente “Asymmetric Warfare”. Un flusso ambientale affilato e stratificato “Ghost System”, che trae origine da riflessioni sul rapporto tempo/memoria. Organizzato come sorta di “Discreet Music” e personale omaggio al compositore americano […]
(Bruit 2016) Un creativo laminatoio di trame e grovigli acustici ripreso dal vivo nel 2013 ad Atene. Fisarmonica (lo svizzero Jonas Kocher), sax soprano e violino (i greci Ilan Manouach e Dimitri Papageorgiou), a scorrazzar liberamente in un panorama sonoro istantaneo. Introversioni a rasentar classicismi da compressione estrema, silenzi brulicanti di gesti su corpi strumento, […]
(Sub Rosa 2015) I belgi Kosmose, attivi fra il 1973 e il 1978, erano band di libera espansione strumentale (con un pre fine sessanta come SIC e un post della stessa sigla sul principio degli ottanta fra impro e new wave). Praticamente sconosciuti e senza incisioni a loro nome, si muovevano lungo brutali coordinate free. […]
(Old Bicycle Records 2015) Split numero 12 per la serie “Tape Crash”. Di giro fra Canada (Christoff) e Olanda (Jan Kees Helms – Post Mortem). Sei brani per il primo, tra field recordings, gocce di piano e qualche arpeggio meditabondo, a dir ambient non si sbaglia, di quella chiaroscurale, con lo sguardo che vaga fra […]
(Autoproduzione 2015) Titolo pasoliniano per il progetto performativo dell’artista Marco Fagotti, ovvero un “farsi” improvvisat(iv)o di parole e musica, prendendo spunto dalle sollecitazioni della platea che assiste e partecipa alla “azione comunicativa”. Il musicista osimano, già tra i fondatori della “net-label no-copyright” Anomolo e anima del (buon) gruppo post-punk Luxluna (“Io ricordo tutto” del 2004), […]