Archivio Tag: Jazz

Land of Drum ‘Rhythm Spirits’

(Land od Drum 2017) Non avevo mai pensato che Tomorrow never knows (dei Beatles) potesse essere mescolata con A Love Supreme (di Coltrane). Eppure la versione che offre la band estone ‘Land of Drum’ riesce a farlo con un risultato sorprendente, tanto suona naturale, nel finale del pezzo. In fondo il domani non (lo si) […]

Francesco Venerucci feat. Dave Liebman ‘Early Afternoon’

(Dodicilune 2017) A dieci anni di distanza dalla sua ultima uscita discografica per la Dodicilune Records, il pianista e compositore romano Francesco Venerucci torna a regalarci una raccolta di suoi brani, scritti nell’arco degli ultimi vent’anni e liberamente ispirati a opere letterarie. Se nelle composizioni contenute nel precedente lavoro, ‘Tango Fugato’, Venerucci ‒ allora accompagnato […]

Obsolete Capitalism Sound System ‘Chaos sive Natura. Electric Tree and Electronic Rhizome’

(Noncopyriot 2017) In linea di massima esistono due modi, alternativi, di coniugare musica e filosofia: o ricomprendere la prima nella seconda, facendone un oggetto di studio (è il caso della ‘filosofia della musica’), o lasciare che la teoria innervi la prassi compositiva, fino a che non venga alla luce una ‘musica filosofica’. Quest’ultimo percorso è […]

Rez Abbasi Invocation ‘Unfiltered Universe’

(Whirlwind Recordings 2017) Il chitarrista americano (ma nato in Pakistan) Rez Abbasi consegna il terzo capitolo della trilogia prodotta a partire dal 2008 dal suo ensemble, Invocation. E ci regala sette tracce complesse e suggestive. A partire da Propensity, in cui l’impianto jazz lascia spazio (soprattutto in alcune frasi finali del sax di Rudresh Mahanthappa) […]

Chris Pitsiokos Unit ‘Before The Heat Death’

(Clean Feed 2017) Uno dei brani proposti dal quartetto (Chris Pitsiokos, alto saxophone; Brandon Seabrook, electric guitar; Tim Dahl, electric bass; Weasel Walter, drums) s’intitola Guillotine. Ma la ghigliottina è solo uno degli strumenti con cui la violenta mitragliata sonora di questo disco travolge l’ascoltatore, subito ‘fritto, dal primo brano: Fried appunto. Qualche traccia più […]

Mats Gustafsson & Craig Taborn ‘Ljubljana’

(Clean Feed 2017) Mats Gustafsson (sax baritone) e Craig Taborn (piano) hanno suonato insieme solo in questa occasione, il festival jazz di Lubiana del 2015. Hanno dato vita a due lunghe improvvisazioni free (qui indicate come composizioni dei due musicisti): The Eyes Moving. Slowly; The Ears Facing The Fantasies. Again.. A suonare sono due grandi […]

Satoko Fujii ‘Aspiration’

(Libra Records 2017) Un disco affascinante ma almeno in parte incompiuto o, se si vuole, irrisolto: così, volendo sintetizzare il giudizio in una sola frase, definirei ‘Aspiration’, l’ultimo lavoro della pianista Satoko Fujii. Il disco è stato da poco pubblicato dall’etichetta della stessa Fujii, Libra Records, ed è stato realizzato con una formazione di alto […]

Accordi disaccordi ‘Accordi disaccordi’

(Autoproduzione 2017) Da tempo presente sulla scena jazzistica nazionale e internazionale, il trio composto da Alessandro Di Virgilio (chitarra solista, e autore di tutte le composizioni meno una), Dario Berlucchi (chitarra ritmica, firma l’ultima traccia Signor Noce) ed Elia Lasorsa (contrabbasso), propone una versione gipsy del movimento dell’interpretazione storicamente autentica. L’operazione è evidentemente manieristica, saprebbe […]

Noah Preminger ‘Meditations on Freedom’

(Noah Preminger 2017) Un po’ troppo infarcito di retorica della libertà, il lavoro del sassofonista Noah Preminger – una delle stelle emergenti del jazz contemporaneo – si fa notare subito piuttosto per il contributo timbrico della tromba di Jason Palmer. Ma ciò nulla toglie ai meriti del virtuosismo solistico del leader (tecnicamente ineccepibile) nonché a […]

Brian McCarthy Nonet ‘The Better Angels Of Our Nature’

(Truth Revolution Recordings Collective 2016) Un disco molto americano e democraticamente patriottico, che medita sulle follie della guerra e della schiavitù, quello del nonetto capeggiato dal sassofonista alto e soprano Brian McCarthy. Il gruppo presenta uno swing convincente, potente e rapido (tranne che nella malinconica ballad Weeping, Sad and Lonely) e un tessuto sonoro assai […]