Archivio Tag: Jazz

Noah Preminger ‘Meditations on Freedom’

(Noah Preminger 2017) Un po’ troppo infarcito di retorica della libertà, il lavoro del sassofonista Noah Preminger – una delle stelle emergenti del jazz contemporaneo – si fa notare subito piuttosto per il contributo timbrico della tromba di Jason Palmer. Ma ciò nulla toglie ai meriti del virtuosismo solistico del leader (tecnicamente ineccepibile) nonché a […]

Brian McCarthy Nonet ‘The Better Angels Of Our Nature’

(Truth Revolution Recordings Collective 2016) Un disco molto americano e democraticamente patriottico, che medita sulle follie della guerra e della schiavitù, quello del nonetto capeggiato dal sassofonista alto e soprano Brian McCarthy. Il gruppo presenta uno swing convincente, potente e rapido (tranne che nella malinconica ballad Weeping, Sad and Lonely) e un tessuto sonoro assai […]

Martin Archer, Graham Clark, Stephen Grew, Johnny Hunter ‘Felicity’s Ultimatum

(Discus 2017) L’etichetta Discus-Music presenta quesot nuovo lavoro divertente e ispirato di Martin Archer ai sax, Graham Clark al violino, Stephen Grew al piano e Johnny Hunter alla batteria. Si tratta di dieci tracce, tutte dedicate ad altrettante donne (Amanda’s Drum, Jane’s Ruin, Bessie’s Green, e così via, compresa la traccia eponima Felicity’s Ultimatum), in […]

Swedish Mobilia ‘It’s not jazz, it’s worse’

(Auand 2016) Al principio, quando iniziò a essere usato, il termine jazz era dispregiativo: un modo per connotare negativamente pratiche musicali non rientranti nel canone accettato e rispettabile dell’estetica musicale tradizionale, istituzionale, eurocentrica, bianca. Quello “Jazz” era un suono rozzo, sporco, ruvido, di ceto non artistico. Con questa origine del termine gioca, non so quanto […]

Archer / Mwamba / Bennett / Fairclough: Sunshine! Quartet ‘Sunshine! Quartet’

(Discus 2017) Grande è l’energia generata e trasmessa dal quartetto composto da Martin Archer (sassofoni), Corey Mwamba (vibrafono), Seth Bennet (contrabbasso) e Peter Fariclough (batteria) in questo album che combina improvvisazione free, improvvisazione melodica e robusti sprazzi di groove funky. In ognuna delle quattro tracce (composte una a testa dai quattro musicisti) l’interplay diviene arte […]

Samo Salamon Sextet ‘The Colours Suite

(Clean Feed Records 2017) Accompagnato da cinque grandi musicisti, come lui stesso li definisce, Samo Salamon continua il suo percorso nel jazz di ricerca, presentandoci questa volta il suo contributo al recente jazz festival di Lubiana. La principale idea di questo colorato progetto è senz’altro l’uso di due batteristi, molto convincenti e già assai rodati […]

DiViKappa 3 ‘Oxymoron’

(DVK Records 2017) Liscia o gassata? Mare o monti? Beatles o Rolling Stones? L’alternativa tra i due gruppi è ormai proverbiale. Dopo l’antologia “Vicious”, rilettura acustica del canzoniere rock americano, il trio DiViKappa 3 (Kathya West, voce, percussioni, ‘mbira, armonica e kavall, Valerio Scrignoli e Danilo Gallo alle chitarre acustiche) dedica un omaggio agli eterni […]

The Keith Tippett Octet ‘The Nine Dances Of Patrick O’Gonogon’

(Discus 2016) Ispirato da temi della musica popolare irlandese, “The Nine Dance Of Patrick O’Gonogon”, è anche l’occasione per presentar il nuovo ottetto del veterano pianista/compositore inglese Keith Tippett. All’oggi, formato da ex allievi della Royal Academy Of Music’s Jazz, dal batterista/collaboratore di lunga data Peter Fairclough e dalla tromba dell’italiano London-based Fulvio Sigurtà. Un’insieme […]

Eloisa Manera Ensemble ‘Invisible Cities’

(Aut Records 2016) Opera saettante quella della violinista/improvvisatrice/compositrice italospagnola Eloisa Manera. Che sfoggia un fresco tiro spiazzante e sbarazzino, a botte di funk ossuto, insiemi astrali in tiro Arkestra (Cities e Exchanges), polveri e serci di tradizione popolare (remiscelata in strobo spesso cubista), inneschi lunari, ciondolamenti post RIO manco fossero dei Remote Viewers (Cities e […]

Bravold/Saft ‘Serenity Knolls’

(Rarenoise Records/Goodfellas 2017) Prendetevi il vostro tempo. E ascoltate questo lavoro di Jamie Saft (già tastierista in alcuni dei progetti di John Zorn ma che questa volta passa dal dobro alla lap steel guitar con ammirabile disinvoltura) e Bill Brovold (chitarra elettrica). E insieme al tempo, lo spazio, perché la caratteristica primaria di questa musica […]