Archivio Tag: Jazz

Emißatett ‘Qui-Pro-Quo-Dis’

(schraum 2015) Le composizioni di Elisabeth Fügemann per trombone (Matthias Muche), violoncello (la stessa Fügemann) e contrabbasso (Robert Landfermann) sono qui eseguite in collaborazione con le improvvisazioni di Philip Zoubek (piano preparato) ed Etienne Nillesen (percussioni preparate). Il titolo del disco si riferisce proprio alla possibilità di trasformare un trio in un gruppo con più […]

Indigo Kid II ‘Fist Full of Notes’

(Babel Label 2014) Ci sono almeno due anime in questo disco del gruppo Indigo Kid II capitanato dal chitarrista Dan Messore. La prima anima è quella britannica: un disco di jazz inglese è sempre, asintoticamente, un’esperienza sui generis. La seconda anima è quella, diciamo, centro-americana: Messore ha vissuto in Costa Rica, e si sente. Queste […]

Andrea Massaria / Giancarlo Schiaffini ‘Corindilindoli’

(Setola Di Maiale 2015) Sette movimenti ripresi dal vivo a Trieste (La Stanza) durante un intimo live per venti ascoltatori, con la chitarra elettrica, il trombone e gli effetti di Andrea Massaria e Giancarlo Schiaffini, impegnati nella trasposizione in note, di una partitura grafica del futurista Fortunato Depero (“Verbalizzazione Astratta Di Signora”), che in brevi […]

Michael Vlatkovich ‘Elasticity’

(Pfmentum 2015) Di nuovo il trombonista/compositore Michael Vlatkovich, di nuovo alle prese con i versi del poeta Mark Weber. Quel che riusciva piuttosto bene nel precedente incontro (“Multitudes Telepathic”) viene in “Elasticity”, passato ad un ingrasso che non giova affatto all’insieme. Trombone, voce declamante maschile, voce gorgheggiante femminile, sax tenore/clarinetto, piano e basso (oltre al […]

Chefkirk / Andrew Quitter ‘Kaiju Manifestos’

(Eh? 2015) Roba aguzza di quella che taglia, registrata ad Eugene nell’Oregon. Tra frenate digitali, spippolamenti alieni, distese di desolata paranoia, progressioni e inceppamenti d’ingegno homemade, l’arte del cesello feedback, il suono del nulla che riprocessa il nulla. Cinque stanze per cinque supplizi. In cupa sospensione (The Hedorah Strut), battuta/agguato (Spatial Surface), drone/oscillazione/ossidazione (Plastic Synthesis), […]

Hans Fjellestad ‘Sounding the Space’

(Accretions 2014) In questo documentario il percussionista Marcus Fernandes (nato in Giappone, figlio di padre portoghese e madre giapponese) gira il Giappone alla ricerca degli edifici costruiti da suo nonno Uheiji Nagano, architetto attivo nei primi decenni del XX secolo. Siamo nel 2008. Improvvisando, in diverse formazioni, insieme ad altri musicisti (tra gli altri, un […]

Anne F Jacques ‘Sable Ou Sel’

(Atrito-Afeito 2015) Due fluttuazioni di elettroacustica statica dal Canada. Meccanismi di produzione homemade che si accendono, ruminano, s’inceppano e ripartono, mics a contatto nel mezzo (o dentro). Un paio di volte mi alzo a controllar che non vi siano problemi all’impianto. Isolazionismo di matrice concreta o tappezzeria cigolante? Quel che penso a riguardo, sfocia greve […]

No Pair ‘Chaos And Order’

(Long Song Records 2014) Interessante opera “Chaos And Order” del quartetto No Pair. Sax tenore, chitarra elettrica e batteria, alle prese con le composizioni del clarinettista pugliese Francesco Chiapperini. Sei brani elastici ad intersecar visione jazz, asprezze rock e sezioni libere. Di molto settanta in alcuni frangenti (i saliscendi dell’iniziale EDAG, la conclusiva NoPair) in […]

Karoline Leblanc ‘The Aethernauts / Dust Model For An Imperceptible Time’

(Atrito-Afeito 2015) Tre lunghe composizioni dal Canada, penzolanti fra rintocchi drone music e ricerca elettroacustica. L’iniziale The Aethernauts, soundtrack per il corto di animazione omonimo del portoghese Frederico Penteado (visionabile su fpenteado.co.uk), a maggior tasso sfrigolante. Dust Model For An Imperceptible Time suddivisa in due movimenti (Alluvium e Moon Tinge), ad emetter cupe rifrazioni cosmiche, […]

Jacques Demierre And The Thirty Pianos Orchestra ‘The Thirty And One Pianos’

(Flexion Records 2014) Trenta pianoforti (+ quello del compositore e conduttore Jacques Demierre nella conclusiva Free Fight), ripresi dal vivo nel 2012 a Ginevra, durante la tre giorni della rassegna Cataclysme Piano. Quattro mareggiate impetuose, dove nel primo movimento si addizionano corde pizzicate e tasti percossi, procedendo poi come nebulosa armonica nel secondo movimento, che […]