Archivio Tag: Jazz

Luigi Vitale – Luca Colussi ‘Stilelibero’

(nusica.org 2014) L’incontro tra il vibrafonista Luigi Vitale e il percussionista Luca Colussi dà vita a questo convincente risultato discografico. Si tratta di improvvisazioni ben congeniate, che originano atmosfere sonore attraenti e spesso coinvolgenti, non da ultimo grazie al calore che promana dal timbro del vibrafono e al riuscito interplay tra i due strumentisti. Senza […]

Day e Taxi ‘Artists’

(Percaso 2014) Settimo album per gli svizzeri Day e Taxi, capitanati dal sax dell’esperto Christoph Gallio (soprano, alto, c-melody e baritono). La formula a trio (comprensiva dal 2013 del contrabbasso e batteria dei più giovani Silvan Jeger e David Meier), aggredisce e bilancia radicalità free di matrice europea, cellule melodiche alla Steve Lacy, silenzi, brevi […]

Erika Dagnino Trio ‘Sides’

(SLAM 2015) L’idea alla base di questo progetto è che la poesia sia essenzialmente suono, che la parola poetica sia espressione, piuttosto che veicolo di significato. Così la voce di Erika Dagnino declama, monotona e a volte addirittura fastidiosa, altisonanti frasi e parole poco sensate in italiano e in inglese (ma perché questa traduzione se […]

Venison Whirled ‘Tetragrammatones’

(Eh? 2015) Di Lisa Cameron da Austin, avevamo parlato in occasione della sua precedente uscita su Kendra Steiner Editions, “The Many Moods Of Venison Whirled”.In quel caso, la percussionista e compositrice elettroacustica istantanea, proponeva un panorama lisergico, grondante di feedback.Non proprio consigliato a tutti, ma le antenne di qualche sinistro individuo, avevan trovato più di […]

Beauty School ‘Residual Ugly’

(Humbler 2015) Il gruppo Beauty School, formato da Jacob Felix Heule alle percussioni e elettronica, Matt Chandler al basso e Tom Djll all’elettronica e tromba, registra ‘Residual Ugly’: un lavoro di noise pompato da steroidi elettronici. Il cd nasce dai workshop di Nicolas Collins, una specie di sciamano-tecnologo che insegna a produrre musica (o rumore?) […]

Melt ‘Pure Melt’

(Accretions 2015) Debut release per il trio giapponese Melt, all’insegna di una creatività libera e senza restrizioni. Impro luminosa, che lambisce territori post rock e non disdegna rarefazioni lisergiche. Marcos Fernandes (da tre decadi attivo in California. Batteria, field recordings e synth), Takashi Ueno (Tenniscoats) alla chitarra (acustica/elettrica), il basso, il piano e il contrabbasso […]

Many Arms / Toshimaru Nakamura ‘Many Arms / Toshimaru Nakamura’

(Public Eyesore 2015) Di brutto, sul muso. In libera e brutalizzante congiunzione live (Philadelphia 2013). Many Arms giocano in casa (chitarra/basso/batteria, Nick Millevoi, Johnny DeBlase, Ricardo Lagomasino). Gentili gentili, metallico/ripetitivi, divorati da parassiti elettroacustici ed espansi in nevrosi dronante. Uno sputo spettacolare (l’arte del disfacimento aggressivo). Iperattività e stati di tesa agitazione. Frenesie free-jazzcore, smerigliatrici […]

Kronomorfic ‘Entangled’

(OA2 Records 2014) Secondo album per l’ampio ensemble di San Diego, capitanato dal sassofonista David Borgo e dal batterista Paul Pellegrin. “Entangled” (come il precedente “Micro Temporal Infundibula” del 2010) è opera stratiforme, penzolante fra scrittura e spazi di libera improvvisazione (collettiva e individuale). Complesse frasi ritmiche su cui s’incastrano cellule melodiche ad alto tasso […]

Luca Segala ‘Cloudriding’

(Amirani Records 2014) Di contemporanea sensibile eleganza “Cloudriding”. Ad incrociar scrittura e spazi di libera interpretazione. Che non disdegna l’elettricità (Magic Orchestra), pause contemplative e caracolli (la dolenza e la reattività di Flight Of The Birds). Inclusivo di esposizione radici (certi settanta che sprizzano spesso) e ricerca di un’oltre. E a tratti gira proprio bene […]

Thomas Buckner / Claudio Parodi ‘Taken From A True Story’

(Extreme 2014) Una due giorni di slogamenti istantanei in quel di Genova nel 2008. Basica a dir poco. Fiato, fiato e fiato (qualche microfono, nel mezzo e intorno). Che Parodi, incanala nel suo turkish clarinet ed il baritono statunitense, modella con la propria ugola. E pur a tratti sbandando, la rotta non vien mai persa. […]