(El Gallo Rojo Records 2014) Dall’andatura in apparenza svaporata/svagata, fischiettabile e più d’insieme che di sparsi spasmi solisti, stropicciato nel suo abito buono, ma in apparenza per l’appunto.La ciccia vera e un atto terzo (“Sugoi Sentai! Gatta!”, “Codename: Ohmlaut” i meritevoli precedenti), leggero e incisivo come pochi.Uno stralunato e coinvolgente tremito euforico quello trasmesso da […]
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(Analog Arts Label 2014) Tre protagonisti della scena creativa californiana (Bruce Friedman, Derek Bomback e Alan Cook) riuniti in uno scarno trio garage/jazz (tromba, chitarra, batteria). A darci dentro di brutto fra soffusi torpori reinterpretativi (Carla Bley, Mongo Santamaria, Gil Evans, Jobim, My Funny Valentine) e brevi incartamenti impro di scarsa precisione. Qualcosa si salva […]
(pFmentum 2014) L’incontro col trombonista/compositore del Missouri, Michael Vlatkovich, non si fa mai attender molto. Ed ogni volta è un piacere, poiché come leader o co-lead, grazie a un’ispirata e bizzarra vena compositivo/esecutiva (intrisa di pungente sense of humor), riesce quasi sempre a rimarcar una sensibile distanza, dal grigio borbottio che spesso affligge analoghi percorsi. […]
(Splasch(H) Records 2014) Dopo il forte impatto emozionale di “E(x)stinzione”, l’unità Enten Eller, si raccoglie attorno un’esposizione maggiormente intima, che predilige la costruzione e risoluzione di fasi strumentali, dense d’istintuale autocritica. Sottraendo con fluida energia, retrocedendo in attento e reciproco ascolto, congegnando proposizioni condivise su cui stratificare con forza concetti ed azioni. Torna a collaborare […]
(Pfmentum 2014) Interno ed esterno, gesti, forme e luoghi. (Quasi) chamber music per sola voce. Tra risonanze, illuminazioni, ciclicità, ambienze e body language. Composizioni aperte, riprese in località dalla particolare risposta acustica. Una casa nel parco naturale di Joshua Tree, un acquedotto nel San Francisco Canyon, il California Institute For The Arts, stralci di viaggio, […]
(Splasc(H) Records 2014) Versi e parole che giungon dal 1500, intorno e dentro il concetto di gabbia. Costrizione fisica e dell’anima, talvolta, rassicurante e soffocante fra le pareti che ci costruiamo attorno nel quotidiano. D’asciutta efficacia e repressa (sinuosa) veemenza. Con la voce che sciolti i legacci che l’ancorano al testo, diventa rantolo, soffio e […]
(Samo Records 2014) Ascoltando questo lavoro a sei mani, si respira spesso un’atmosfera di sospensione particolarmente suggestiva. Un’atmosfera che a tratti sa di un futurismo avanguardistico retrò che ci espone a un’intensa interrogativa perplessità, come recitano i titoli, quanto mai azzeccati, della sesta e della quattordicesima e ultima traccia (Perplexity 1 e Perplexity 2) di […]
(Innova 2014) Semplice (ma ambiziosissimo!) era l’obiettivo del Creative Music Studio (CMS), fondato nel 1971 da Ornette Coleman , Karl Berger e Ingrid Sertso: creare musica senza confini. Questa raccolta di 3 CD è la prima del ‘Creative Music Studio Archive Project’ (promosso, tra l’altro, dalla Columbia University, NY: cfr. Creative Music Foundation) e offre […]
Sixth episode of the rubric: Chi fa da sé fa per tre: Paolo Lattanzi. Di Marco Paolucci Homepage Photo by Vishesh Sharma uccio12@hotmail.com 01/03/2013: Kathodik came across Paolo Lattanzi for the first time a few years ago when the young Italian drummer published his debut release ‘Night Dancers’. An itinerant musician who has been living […]
Sesta puntata della rubrica Chi fa da sé fa per tre: Paolo Lattanzi. Di Marco Paolucci Foto in home page di Vishesh Sharma uccio12@hotmail.com 01/03/2013: Paolo Lattanzi è un giovane batterista italiano che ha incrociato tempo fa la strada di Kathodik con il suo esordio ‘Night Dancers’. Musicista girovago, da tempo trasferitosi negli Stati Uniti, […]