(Audiobulb Records 2021) Folate di suono elettronico che entrano ed escono dal campo d’ascolto, leggere, delicate e sottilmente increspate. Il producer Kirk Markarian sperso nei desertici dintorni di Tucson (Arizona), mette insieme dodici vaporosi brani, in continuo equilibrio tra riconoscibili emissioni metallico/acustiche, sbuffi sintetici trattati e vuoti mai del tutto vuoti (costante un sommesso brulichio […]
Archivio Tag: Kraut Rock
(Dissipatio 2021) Registrato in ambientale nello studio casalingo tra il 2016 e il 2019 (poi masterizzato da Simon Balestrazzi nel 2020), questa opera prima è un bel calcio gentile sui denti. Microfoni a contatto, field recordings, voce, Farfisa, percussioni e strumenti a corda, nastri, synth ed elettronica. In immersione/emersione, tra attimi di paura e distese […]
(Opal Tapes 2020) Due lunghi movimenti acustico/digitali, dove nel primo si respirano e compongono aromi e raschiamenti di matrice etno-kraut, in disfacimento (drone) noise (ci trovate il cordame del cinese Guqin e l’indiano Dilruba, soffi di canne, svolazzi percussivi e cortocircuitazioni di elettronica in sgrano, fra buio astrale e bituminose bolle), per poi nella seconda […]
(Aagoo 2020) Potremmo definire gli Iran un super gruppo, perchè i suoi tre membri Andrea Silvestri (chitarre), Nazim Comunale (tastiere) e Rodolfo Villani (batteria) provengono rispettivamente da Taras Bul’ba, Caboto e Lourdes Rebels. Gli Iran sono nati come duo e in un secondo momento si è aggregato Villani; in questo disco inoltre, hanno collaborato anche […]
(Solar Ipse Audio House 2019) Marco Papiro è un musicista elvetico, perfettamente però sintetizzato (in molteplici sensi) con le esperienze italiche della “psichedelia occulta”: da lì, come dai Kraftwerk pre autostrade e pre Bartos, discende il monolite kubrickiano Anestax, ventuno minuti e trentaquattro secondi di maliarde balene cantanti posti in apertura della raccolta “Rise”. Nelle […]
Visita il sito (Anitya Records 2018) Il nuovo, interessantissimo, doppio CD del musicista marchigiano Paolo Tarsi può definirsi un lavoro davvero “epico”. A partire dalle collaborazioni di importantissimi e rinomati musicisti, (basti citare la violinista Hoshiko Yamane e il tastierista Steve Schroyder dei Tangerine Dream, Emil Schult, Eberhard Kranemann e Fernando Abrantes, già ex componenti […]
- 1
- 2