Archivio Tag: Marco Carcasi

Setoladimaiale Unit e Evan Parker ‘Live At Angelica 2018’

(Setola Di Maiale 2019) Venticinque anni di esistenza setolare, festeggiati nel migliore dei modi possibile in quel di Angelica (Bologna) nel 2018. Live d’insieme delicato, reattivo e fragoroso nel risultato, dove il capo cordata Stefano Giust, dopo l’intro ai gongs del compositore statunitense Philip Corner e la sua compagna coreografa Phoebe Neville, si porta dietro […]

Siavash Amini ‘Serus’

(Room40 2019) Il compositore elettronico iraniano Siavash Amini affronta in “Serus” il concetto notte. Quella che separa stelle e sogni, dove il corpo a riposo vive un tempo diverso dal tempo del sognatore, dove uno, vale due e più. Dove la luce scompare e appaion creature indistinte. Grazie e per colpa anche di un esaurimento […]

Tralala Blip ‘Eat My Codes If Your Light Falls’

(Room40 2019) Diciamolo fin da subito, questo “Eat My Codes If Your Light Falls” del collettivo elettronico australiano Tralala Blip, spacca. Estetica post soul in spleen urbano neon malinconia sfuggente, dove la pista si svuota e risuona di sudore, lingue avviluppate e attesa fremente del domani. Formati da Mathew Daymond, Lydian Dunbar, Zac Mifsud, Randy […]

AA.VV. ‘Spectra Ex Machina / A Sound Anthology Of Occult Phenomena 1920-2017 Vol.1’

(Sub Rosa 2019) Non prendetela come un’esperienza paralizzante quanto, un reale viaggio a ritroso nel tempo, che v’immergerà in un immaginario arcaico e spinale, gracchiante e in bianco e nero, di strane figure, immobili e dialoganti e repentini eventi fisici (a me, la fase di trance del 1933 e i raschiamenti parigini sbattono di non […]

Luís Fernandes ‘Demora’

(Room40 2019) Armato di synth modulare, il compositore di Braga Luís Fernandes ha generato questo “Demora” (che in portoghese vuol dire, ritardo, e ci può stare) in un sol colpo. Suddiviso in cinque movimenti, l’album è una potentissima fluttuazione ambientale, eco sgranata e contemporanea dei cosmici corrieri di un tempo. Ripetizioni cicliche e flussi cangianti […]

Microtub ‘Chronic Shift’

(Bohemian Drips 2019) Registrato all’interno di un serbatoio d’acqua in quel di Pankow (in immersivo audio binaurale che ti piazza al centro esatto della performance) grazie al supporto dei tecnici della Bohemian Drips per cui esce (label berlinese specializzata nella progettazione, messa in atto e pubblicazione di azioni in ambienti con un’acustica originale), “Chronic Shift” […]

Otso ‘Aave’

(Elli Records 2019) Creatura bizzarra la terza uscita del compositore/ricercatore elettroacustico finlandese Otso. “Aave” (fantasma) è performance che intreccia idealmente due istanti compositivi immaginari. Note di piano da un mattino d’inizio estate nel 1952 e stralci di elettronica serale dall’ottobre 2022. La somma è un piano filmico inclinato, fatto di apparizioni, scomparse improvvise, specchi e […]

Vivien Le Fay ‘Ecolalia’

(Boring Machines 2019) Un suono elettronico/astrale cupo e sgretolato, materia organica sfrappolata tutt’attorno. Ruggini, sospensioni sibilanti, circondario urbano in decadenza attutita, umidità negli angoli e pressioni applicate che impediscono la deflagrazione/disgregamento. Vivien Le Fay (synths/vocals) è artista multidisciplinare che ha studiato con Jodorowski e con il supporto di Sergio Albano del duo Amklon con la […]

Ifitisn’t ‘Colophon’

(Focused Silence 2019) Elettronica modulare, corde trattate/sollecitate, filamenti vocali e altre acusticherie varie, raccolte in un mini-cd d’esordio per il duo inglese Ifitisn’t, che si piazza dalle parti di una ricerca elettroacustica a tratti vetrosa o di dronante granulosità. Dove nel primo movimento, la fase statica vien accentuata e, nel secondo, si mostra e attiva […]

Hermetic Brotherhood Of Lux-Or ‘Sex And Dead Cities’

(Boring Machines 2019) Torna a farsi sentire più forte del cupo urto del mare la cellula HBOL. MSMiroslaw e Laura Dem, tra sacri teschi di cavallo trattati e amplificati, percussioni, sfiati, synths, bassi oltre l’ematoma e pulviscolo vocal/rituale in sospensione, ci aggiornano, su come il panorama circostante non sia affatto mutato se non in peggio. […]